Pier Paolo Sarpi - L\'inquisizione nella Serenissima Repubblica

(Joyce) #1

ricercar in luogo particolare, si perche l'heretico pecca contro
Dio, ch'è per tutto, come anco, perch'egli dovunque và tenendo
la sua perversità, per tutto pecca: onde in qualunque luogo sarà
castigato, si dirà punito nel luogo del delitto. Sopra questa
raggione, è fondata la commune opinione, che li rei d'heresia
non si rimettono, ed in fatti, il costume è per tutto di punir
gl'heretici, dove sono ritenuti, nè si mandano dall'uno all'altro
Inquisitore. Solo la Corte Romana, per li suoi rispetti
facilmente, e frequentemente avvoca à se le cause, e fà andar
li priggioni à Roma, quantunque il delitto non sia commesso in
quella città.
La Serenissima Republica, sicome non hà consentito
all'avvocazione delle cause, cosi anco non hà concesso il
rimetter priggioni; mà hà deliberato, che siano giudicati, dove
sono ritenti: essendo chiaro, ch'il far altrimente, sarebbe un
levar tutta l'autorità dell'Offizio dell'Inquisizione del suo
Dominio, nel quale essendo Vescovi, non inferiori in bontà, e
valore à qualunque altro, ed Inquisitori deputati dalla
medesima Corte Romana, ed abbondando le Città di persone
dotte, che possono essere ricevute per Consultori, non vi è
raggione, perch'ogni caso non possa essere esaminato così
bene, e deciso, com'in qualunq'altra Città. Se fosse per
maggior servizio di Dio, che li priggioni fossero mandati à
Roma, converrebbe, che posti tutti li rispetti in contrario à
terra, si havesse mira à questo solo. Mà per mostrare che non
è così, porterò solo un essempio occorso gl'anni passati, del



  1. ad instanza dell'Inquisitore di Roma.
    Fù ritenuto in Padova un Ludovico Petrucci Sanese; e dovendo
    secondo l'uso dell'Inquisitore Romano mandar à Padova
    gl'indizi che contra di quello haveva, ricercò il contrario, cio è,
    ch'il priggione fosse mandato là, e fece diversi offizi
    coll'Ambasciator in Roma, ed altri simili fece fare al Nunzio in
    Venezia. A quest'effetto l'Eccellentissimo Senato più volte


rispose, che non era conveniente alterar l'ottimo instituto del

Free download pdf