Pier Paolo Sarpi - L\'inquisizione nella Serenissima Repubblica

(Joyce) #1

ha altro scopo che aumentarla, e rendersi la temporale serva.
Onde li Regni, e Stati Cattolici, per conservarsi, ovviano ad
ogni novità dall'una, o dall'altra parte, e mantengono la
Religione senza mutazione alcuna, credendosi per chiara
isperienza, che l'una, e l'altra novità sia perniciosa. Là
riverenza che meritamente si porta alla Religione, causa che
facilmente hanno ingresso gl'abusi, che entrano copperti di
quel santo manto. Per mantennimento della Religione l'Offizio
contra l'heresia è rispettato; e per questa causa, quando Roma
vuol introdurre qualche novità, si vale volontieri di
quell'Offizio, presuponendo che il vero fine non apparirà. E ciò
è ben stato operato nell'istesso modo anco pel il passato, mà
molto leggiermente, rispetto à ciò ch'al presente si fà. Con
tutto ciò li Senatori di quei tempi sono stati diligenti: hanno
voluto un Offizio contro l'heresia misto, si sono opposti ad
ogni novità, non hanno permesso à gl'Ecclesiastici di far cosa
alcuna non saputa, ne veduta, ne essaminata. Per tai vestigi
convien che camini qualunque vuole che la Republica si conservi,
non lasciando che nuove Bolle, overo Decreti siano accettati
nello Stato, se prima con deliberazione matura non è
certificato, che non siano per portar inconvenienti. La qual
deliberazione è propria del Prencipe, che solo comprende lo
stato delle cose publiche.
Circa il XXIX. che tratta di publicare una prohibizione de'
libri, poiche il Concordato del 1596. resta, non si può metter in
difficoltà: ma ben sarà necessario considerare, ch'essendo
quel Concordato fatto con tanto essame, e maturità, così dal
canto della Sede Apostolica, come dalla parte della
Serenissima Republica, la materia dev'essere tenuta per grave.
Durò quella negoziazione quattro mesi: dalla parte Pontificia
v'intervennero il Cardinale, il Nunzio, e l'Inquisitore, e
dall'altra i primi Senatori della Republica: argomenti chiari,
ch'il negozio dà ambe le parti fù stimato di molto peso; e
nondimeno con tutto che determinato col consenso commune

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