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PAUTILI!GINE BENESSERE
LE SIGARETTE DELLA MAMMAPOSSONOCOMPROMETTERE
LOSVILUPPOCOGNITIVO E MOTORIODEL BAMBINO. PER SEMPRE
Fumo in gravidanza: i danni
al feto sono gravi e duraturi
«Holetto con interesse il suo articolo
sui danni del fumosulla sessualità
delle donne. Mia nipote, 35 anni, che
ha sempre fumato tanto, ora cerca
un figlio. Le ho detto che deve
smettere malei insiste: ”Nonna,
posso ridurre, smettere no”. Lo dica
lei che ilfumofa male, anche al
bambino!». Marisa S. (Mantova)
C
erto che fa male! Molto e a lungo.
Hauneffettotossicoduraturo
sulle cellulenervose del feto, con
un dannoche lascia un’ipoteca peri-
colosa su tutto lo sviluppo cognitivo,
motorio e comportamentale futuro
delbambino.
Le cito gli studi più
recenti sperando di
indurre le donne in
gravidanza a smet-
tere in vista della
gravidanza e, pos-
sibilmente, per non
ricominciare più. Per esempio, sei
studi hannovalutato l’effetto sull’a-
natomia del cervello del bimbo, cin-
que la funzione.L’effetto tossico è
tanto piùgrave quante piùsigarette
si fumano. I danni piùevidenti, ad-
dirittura con riduzione delvolume
(il che significa decine di migliaia di
neuroni in meno), sono a carico di:
- Cervelletto, regione cruciale che
riceve informazioni dagli organi di
senso, dal midollo spinale e da altre
parti del cervello per poi coordinare
i movimenti volontari, la postura, l’e-
quilibrio e la parola, rendendoli più
accurati. Possono quindi essere lese
le capacità di coordinamento fini,le
potenzialità sportive, la capacità di
parlarein modo appropriato (parlare
è una funzione motoria).
2.Corpo calloso, fascio di fibre
che collega emisfero destro e si-
nistro e i quattro lobi (frontale,
temporale, parietale e occipitale).
Lesioni delcorpo
calloso rendono
difficili i movimenti
e aumentanoil ri-
schio che il bambi-
no (di piùi maschi)
sia balbuziente. Un
altro studio norve-
gese su ben 90.040 coppie mam-
ma-bambino ha dimostrato un no-
tevoleaumento dell’ansiae della
depressione a 18 mesi, 36mesi
e 5 anni, piùgravese la mamma
fumamolto, soprattutto nel pri-
motrimestre. Dati solidissimi che
dovrebbero indurre ogni donnaa
smettere (per sempre) di fumare
già prima di concepire.
Le lettere vannoindirizzate a:AlessandraGraziottin -Oggi, via Angelo Rizzoli 8, 20132
Milano. O collegandosi al sitowww.oggi.itPer info:www.fondazionegraziottin.org
di Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia,
San Raffaele Resnati, Milano
Quandoil male
è“di famiglia”
PROFESSORE,IN FAMIGLIA ABBIAMO
AVUTO VARI CASI DI TUMORE
DEL COLON-RETTO. CI PUÒ ESSERE
UNA PREDISPOSIZIONE A SVILUPPARE
QUESTO TIPO DI TUMORE?Cinzia M., Napoli
Cara Cinzia, per parlare di familiarità per una
determinata tipologia di tumore occorre che
esistano in famigliaalmenodue casidi
parenti diretti(per esempio nonno, genitore,
figlio, fratello) colpiti dallo stesso tumore.
Familiaritànonsignificanecessariamente
ereditarietà, anche se circa il 20%
delle persone che sviluppano il tumore
del colon-retto ha un precedente caso
in famiglia. Genitori e fratelli di persone
affette da questa patologia dovrebbero
effettuare lacolonscopia nel momento
della diagnosi di tumore del familiare
e ripeterla regolarmente. Per i figli,
il controllo deve iniziare a un’età pari a dieci
anni in meno rispetto all’età del genitore
nel momento della diagnosi di tumore
e, comunque, a partire dai 50 anni.
La colonscopia deve essere ripetuta più
spesso se sono presenti polipi adenomatosi.
Diverso è il discorso per lapoliposi
adenomatosa familiare: condizione percui
fin dall’adolescenza si formanovari polipi nel
colon, a causa di solito di mutazioni a carico
del gene APC. Nella maggior parte dei casi
queste formazioni polipose vengono
trasmesse in un caso su due ai propri figli.
Ecco perché è opportuno effettuare
una visita specialistica dal gastroenterologo
e un’eventuale consulenza genetica.
Corpo
e cuore
L’attività aerobica (bastano
30-40 minuti di passeggiata
veloce), anche in gravidanza,
aiuta a ridurre:
●i sintomi di astinenza da fumo;
●ansia, irritabilità, aggressività
e depressione;
●la tendenza all’aumento di peso,
perché ottimizza l’utilizzo
periferico di insulina con aumento
delmetabolismo basale
e delconsumo di calorie.
Unaiutoper smettere?L’attività fisica
Lanostra
salute
di Paolo Veronesi
PresidenteFondazione Umberto Veronesi
Direttore Senologia chirurgica, Ieo, Milano
ricominciare più. Per esempio, sei gese su ben 90.040 coppie mam-
GIÀGIÀ PRIMA DI CPRIMADICOONCEPIRENCEPIRE
BISOGNASMETTERE
della diagnosi di tumore del familiare
FARE CONTROLLI
ANCHEIFIGLIDEVONO