Chi N4 23 Gennaio 2019

(alfred) #1
ma che se fossi riuscito a cantarlo me
l’avrebbe fatto incidere. Lo studiai
giorno e notte. Allora non conoscevo
l’inglese, ma non mi persi d’animo.
Continuando ad ascoltare la canzone
ne imparai i suoni. Usando poi un vec-
chio registratore, incidevo la mia voce
e li riascoltavo per trovare e sistemare i
difetti. Quando mi sentii pronto tornai
da Massara. Fu molto impressionato
e mi sorrise. Mi diede il testo italia-
no della canzone, dicendomi: “Tra
una settimana, in sala d’incisione”.
Ricordo che la registrazione venne
fatta in Piazza Cavour 2 a Milano, nel
famoso Palazzo della stampa. Andò
benissimo. Era il mio primo disco.
55 passi più tardi, eccomi qui. Con
la stessa voglia di cantare di allora».
D. Ma non doveva appendere il mi-
crofono al chiodo alla fine del 2018?
R. «Ho cambiato idea. Quando ho
detto che mi sarei ritirato il 31 dicem-
bre 2018, stavo affrontando un periodo
molto difficile. Ero stanco, non stavo
bene. Pesavano gli effetti dell’infarto
e dell’ischemia che avevo avuto. E a
questo si era aggiunto anche qualche
problema alle corde vocali. Ricordo
che ero a Porta a Porta, ospite di Bru-
no Vespa, quando feci quell’annuncio.
E per un bel po’ ho pensato davvero
che sarebbe andata così, che mi sa-
rei ritirato dalle scene. Invece, con
il passare dei mesi, mi sono sentito
sempre meglio. Tutto si è risolto e
adesso sono veramente in forma. La
voce risponde bene, mi sento forte
e quindi ho deciso di non mollare.
Per quest’anno ho già molti impegni
per concerti in Mongolia, America,
Spagna, Germania, Russia. E tanti
altri ne verranno. Alcuni da solo, altri
in coppia con Romina. È un buon
periodo e lo voglio vivere in pieno.
Mi piace davvero troppo quello che
faccio. La musica è il più bel mestiere
del mondo!».

Da sin., Alex Britti,
50 anni, Gabriele Ci-
rilli, 51, e Fabrizio
Moro, 43, con Al
Bano. Anche loro
sono tra gli artisti
invitati a “55 passi
nel sole”.

giovani di lui


i (molto) più


Adora


anche


«Io e Romina


abbiamo vissuto


momenti di


felicità e dolore.


Oggi il nostro


rapporto si basa


sul rispetto


reciproco»


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