Chi N4 23 Gennaio 2019

(alfred) #1
D. Non “peschi per complimenti”,
Grandi, intanto chi c’è qui con lei?
R. «C’è mio figlio, Edoardo, ma
poi c’è Corinne (Cléry, ndr), che mi
sta seguendo minuto per minuto, è
strana la vita, è stata la mia nemi-
ca...».
D. E ora è come una moglie?
R. «Dice bene, è come una mo-
glie, noi, del resto, siamo la famiglia
Ercole (Beppe Ercole, che è stato
marito prima di Serena e poi di Co-
rinne, scatenando la rivalità tra le
due, ndr), in qualche modo. E questa
è una vera amicizia al femminile,
se vuoi particolare, ma adesso più
che mai capisco che conta soltan-
to il volersi bene. E da domani fare
qualcosa di più. Sennò resto a casa
a fare che?».
D. Che intende, Serena?
R. «Che ho sessant’anni e, nono-
stante io sia in ospedale, sono piena
di energie, ma perché devo stare
ferma? Io mi trasferisco a Milano e
cercherò di lavorare sempre di più.
Del resto, Edoardo sta a Milano e
se stiamo un po’ più insieme non
è male, io ho voglia di affetto e di
mondo».
D. Senta, è anche difficile parlarne
con i propri cari, lei come ha fatto?
R. «Ho cercato di raccontarla (an-
che un po’ a me stessa) come se non
fossi io, come se fosse uno dei miei
film, dei miei ruoli, di raccontarla
come la racconterebbe una ragaz-
za di sessant’anni, sì un pochettino
agée, magari, ma che adesso farà di
tutto, soprattutto per aiutare gli altri,
sperando che vada tutto bene, poi
se dovesse andare male, pazienza».
D. Suvvia, Serena...
R. «È che ora comincio a me-
tabolizzare e a pensare a che fare
del futuro: i medici dicono che so-
no forte, una guerriera, dovrò fare
un po’ di radioterapia, è vero, ma
per il resto dovrei essere a posto. E
abbiamo fatto mille e ancora mille
esami. E poi qui si è tirato via tutto,
ma almeno siamo tranquilli. Quel
che è certo è che mi sono stufata di
bocche, di seni e sederi esagerati, mi
sono stufata di tutto. Sono stata la
pioniera del genere e ora farò altro,
farò tutto il contrario. Ora vorrei che
mi si riempisse di più il cervello del
décolleté, magari diventerò un po’
più noiosa, una può essere una bel-
lissima donna noiosa. Alla fine, però,
penso che l’ingiustizia divina abbia
fatto sì che ci fossero donne bellis-
sime, intelligenti e pure divertenti. E
ci mancherebbe. E allora proviamoci
e...». E chiudiamo con un sorriso. Il
suo. Grazie, Serena.

Mio figlio sta


a Milano e ora penso


di trasferirmi anche io:


voglio lavorare di più


e stargli più vicino


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