Coelum Astronomia - #225 - 2018

(Joyce) #1
Cratere Gutenberg: il nome fu assegnato da
Madler nel 1837 dedicato allo stampatore
tedesco Johann Gensfleische detto Gutenberg
(1400-1468).

Cratere Goclenius: nome assegnato da Riccioli nel
1651 dedicato al filosofo Rudolf Gockel
(1547-1628).

Cratere Magelhaens: dedicato al navigatore
portoghese al servizio di Carlo V° Ferdinando
Magelhaens detto Magellano (1480-1521).

Cratere Cook: denominazione assegnata da
Madler nel 1837 e dedicata all'astronomo e
navigatore inglese James Cook (1728-1779).

Cratere Colombo: il nome venne assegnato da
Madler nel 1837 dedicato a Cristoforo Colombo
(1451-1506) viaggiatore di rigine genovese.

Cratere Monge: nome dedicato al matematico
francese Gaspard Monge (1746-1818).

Cratere Santbech: Riccioli ne assegnò il nome nel
1651 dedicato a Daniel Santbech Noviomagus,
matematico e astronomo olandese.

Cratere Marius: nome dedicato a Simon Mayr
(1573-1625) astronomo tedesco noto per avere
osservato i quattro satelliti di Giove e per avere
pubblicato per primo le tavole riferite ai loro
movimenti e alle modifiche della loro luminosità.
Per primo menzionò nel 1612 l'esistenza della
galassia di Andromeda.

Cratere Reiner: Ddedicato al matematico e
astronomo italiano Vincentio Reinieri (deceduto
nel 1648), fu allievo di Galileo.

I nomi e i riferimenti storici


Tutte le immagini presenti nella rubrica, salvo diversa indicazione, sono state realizzate dall’autore, Francesco Badalotti con un
telescopio Maksutov Cassegrain in configurazione Rumak diametro 255mm F20 (Tubo ottico con 7 diaframmi interni, Ottica
Zen) a fuoco diretto e senza filtri + camera Imaging Source DBK41AU02.AS raw colori con risoluzione di 1280 x 960.
Esposizione di 2'30" a 7,5 fps a 1/9". Formato video/codec Y800/RGB24. Montatura SW NEQ6/Pro potenziata con barra, due
contrappesi e piastra Geoptik. Elaborazione video in Autostakkert.2.6.8, elaborazione immagini in Registax6 con filtri Wavelets



  • Color Mixing e ritocchi finali in Photoshop. Il telescopio si trova sul balcone al primo piano esposto a N-E-S fino a 15° oltre il
    meridiano. La postazione è semifissa e completamente protetta da uno specifico telo Geoptik.


http://www.coelum.com^169


Molto interessanti all’osservazione telescopica
anche i brevi ma numerosi allineamenti di piccoli
crateri presenti sia a est che a ovest di Torricelli-B,
così come le ancor più spettacolari, analoghe e
profonde strutture che sarà possibile osservare
fra Torricelli-R e il lato occidentale del Sinus
Asperitatis.

Per chi finora si fosse annoiato, proponiamo
l’osservazione di un sottile e lungo solco che dal
cratere Censorinus-K (diametro 4 km) si estende

per circa 90 km, con andamento sinuoso fino al
cratere Maskelyne-X (diametro 4 km) in pieno
mare Tranquillitatis. Da qui inizia un solco ancora
più spettacolare, ma di questo tratteremo in un
prossimo articolo.

Chi invece volesse dedicarsi anche ad alcuni
crateri perfettamente circolari e ben conservati,
potrà orientare il telescopio su Torricelli-C di 11
km, Torricelli-H di 7 km, Torricelli-K di 7 km.

Sinus Asperitatis: "Golfo delle Asperità", il "Sinus
Batavicus" secondo Langrenus e "Sinus
Atheniensis" secondo Hevelius.

Cratere Madler: Nome assegnato da Schmidt nel
1878 e dedicato all’astronomo tedesco Johann
Heinrich Madler (1794-1874).

Mons Penck: nome dedicato al geografo tedesco
Albrecht Penck (1858-1945), fu professore
presso le università di Vienna e Berlino e
Direttore dell’istituto di Oceanografia di Berlino.
Nel 1909 fu autore della teoria delle 4 grandi
glaciazioni.

Cratere Ibn Rusdh: (ex Cyrillus-B) denominazione
dedicata al filosofo e medico arabo Abu al-Walid
ibn Rusdh (1126-1198), autore di varie opere di
medicina e filosofia fu sostenitore di Aristoteles e
Galieno.

Cratere Hypatia: nome dedicato a Ipazia,
matematica greca del 4° secolo d.C. (370-415).

Cratere Torricelli: nome assegnato da Madler nel
1837 e dedicato al fisico e matematico

Evangelista Torricelli (1608-1647).

Mons La Hire: nome assegnato nel 1802 da
Schroter e dedicato al matematico e astronomo
francese Philippe de la Hire (1640-1718),
promotore del primo cerchio meridiano
dell’Osservatorio di Parigi, nel 1678 fu anche
membro dell’Accademia Francese delle Scienze.

Mons Vinogradov: dedicato al chimico sovietico
Alexander P. Vinogradov (1895-1975), specialista
di cosmochimica.

Mons Delisle: dedicato all’astronomo francese
Joseph Nicolas Delisle (1688-1768). Nel 1714 fu
membro dell’Accademia Francese delle Scienze.
Studiando i transiti dei pianeti Mercurio e Venere,
fu ideatore del calcolo della distanza del Sole.
Realizzò inoltre l’Osservatorio di San Pietroburgo.

Rima Diophantus: dedicato al matematico greco
del 3° secolo d.C. Diofanto (325-410).

Cratere Reiner Gamma: denominazione dedicata
al matematico italiano Vincentio Reinieri (morto
nel 1648), fu discepolo di Galileo.

Riferimenti storici


Tutte le immagini presenti nella rubrica, salvo diversa indicazione, sono state realizzate dall’autore, Francesco Badalotti con un
Maksutov Cassegrain in configurazione Rumak diametro 255mm F20 (Tubo ottico con 7 diaframmi interni, Ottica Zen) a fuoco
diretto e senza filtri + camera Imaging Source DBK41AU02.AS raw colori con risoluzione di 1280 x 960. Formato video/codec
Y800/RGB24. Montatura SW NEQ6/Pro potenziata con barra, contrappesi e piastra Geoptik. Elaborazione video in
Autostakkert.2.6.8, elaborazione immagini in Registax6 e Photoshop. Ad eccezione di condizioni meteo particolarmente
sfavorevoli, il telescopio staziona sul balcone pronto per l’uso e ricoperto da uno specifico telo Geoptik.

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