Coelum Astronomia - #225 - 2018

(Joyce) #1

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Nove lune invece (indicate in rosso) fanno parte
del gruppo esterno con orbite retrograde (quindi
nella direzione opposta alla rotazione di Giove).
Impiegano circa due anni per completare una
singola orbita e sono raggruppate in tre gruppi
orbitali che hanno distanze e inclinazioni simili.
Come per quelle interne, si pensa quindi che
anche queste siano i resti di tre lune più grandi
frammentate a causa di collisioni passate.


Vi è poi un'ultima luna che non appartiene a
nessuno dei due gruppi: è più distante e più
inclinata delle lune interne, impiega circa un anno
e mezzo a compiere la sua orbita e quindi deve, in
qualche momento attraversare quelle delle lune
esterne, con il rischio probabile di uno scontro
frontale con una delle lune che, in quella zona,
viaggiano in senso inverso.


L'orbita di questa strana luna è stata confermata
anche da Bob Jacobson e Marina Brozovic al JPL
della NASA nel 2017, proprio per evitare di dover
attendere un anno e mezzo per il successivo
passaggio e rischiare che non esistesse più.
Spiega Sheppard: «Questa altra scoperta era
davvero curiosa, ha un'orbita come nessun'altra
nota luna gioviana. È probabilmente anche la più


piccola luna di Giove, con meno di un chilometro di
diametro, e si trova in una situazione non stabile:
una collisione frontale potrebbe distruggerla da un
momento all’altro e ridurla in polvere».

La strana luna ha già un nome: Valetudo,
pronipote di Giove, dea della salute e dell'igiene
nel pantheon romano.

Ma la scoperta di nuove lune non è fine a sé
stessa: il fatto che le lune più piccole nei vari
gruppi orbitali di Giove (prograde e retrograde)
siano ancora in gran numero suggerisce che le
collisioni che le hanno create si siano verificate
dopo l'era della formazione dei pianeti, quando
era ancora presente un disco protoplanetario
attorno al Sole le cui polveri e gas possono aver
influenzato il moto delle lune attorno al pianeta (e
la distanza da esso).

Da questo punto di vista avremmo a che fare con
una sorta di capsule temporali, o formazioni
geologiche, che preservano informazioni sulla
storia e sulla formazione di Giove e del Sistema
Solare stesso.
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