Coelum Astronomia - #225 - 2018

(Joyce) #1

(^82) COELUM ASTRONOMIA
Un universo quasi perfetto: le release del 2013 e del 2015
Quando l’immagine venne rivelata, i dati
confermarono il modello. Combaciavano così
bene con le nostre attese da non lasciarci che una
sola conclusione possibile: quello che Planck ci
aveva mostrato era “un universo quasi perfetto”.
Perché quasi perfetto? Perché rimanevano
comunque alcune anomalie, sulle quali si
sarebbero concentrate le ricerche successive.
Trascorsi cinque anni, il consorzio di Planck ha
recentemente reso pubblica la cosiddetta legacy
data release, ossia l’ultima – definitiva – versione
dei dati. Il messaggio rimane lo stesso di allora, ed
è ancora più forte.
«È questo il principale lascito di Planck», dice Jan
Tauber, Planck project scientist dell’ESA. «Il
modello standard della cosmologia ha superato, a
oggi, tutti i test. E le misurazioni che lo dimostrano
le ha compiute Planck».
Lanciato nel 2009, Planck ha raccolto dati fino al



  1. La sua prima release – quella all’origine
    dell’universo quasi perfetto – risale alla
    primavera di quell’anno. Si basava


esclusivamente sulla temperatura della radiazione
cosmica di fondo a microonde, e utilizzava solo le
prime due survey a tutto cielo della missione.
Erano dati che fornivano anche un’ulteriore prova
dell’inflazione, la primissima fase di espansione
accelerata del cosmo, avvenuta nelle frazioni di
secondo iniziali della storia dell’universo, durante
le quali vennero sparsi i semi di tutte le future
strutture cosmiche.
Oltre a produrre la mappa in temperatura del
fondo cosmico a microonde con un’accuratezza
senza precedenti, Planck ha misurato la
polarizzazione di quella radiazione: una
caratteristica che indica se le onde di luce vibrano
in una direzione preferenziale. La polarizzazione
del fondo cosmico a microonde contiene
l’impronta dell’ultima interazione avvenuta tra la
radiazione e le particelle di materia presenti
nell’universo primordiale e potrebbe contenere
informazioni sui primissimi istanti del nostro
universo, offrendoci dunque indizi per
comprenderne la nascita.
La seconda release, prodotta nel 2015,

Sopra. Sequenza di mappe a tutto cielo prodotte dalla missione Planck dell’Esa a frequenze crescenti, da 30 a
857 GHz. Per ogni frequenza, l’animazione mostra la mappa delle fluttuazioni di temperatura nello sfondo a
microonde cosmico, o Cmb, e tre misure della polarizzazione della Cmb. Nel caso dei due canali con la più
alta frequenza (545 e 857 GHz), non sensibili alla polarizzazione, vengono mostrate solo le fluttuazioni della
temperatura. Crediti: Esa/Planck Collaboration
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