Coelum Astronomia - #225 - 2018

(Joyce) #1

(^84) COELUM ASTRONOMIA
Premio Gruber per la Cosmologia a Reno Mandolesi
Da sinistra: il Presidente dell’Inaf Nichi
D’Amico, Reno Mandolesi e il Segretario
generale dell’IAU Piero Benvenuti.
Crediti: Iau/T.Heenatigala
Lo scorso 20 agosto è stato consegnato al team
del telescopio spaziale Planck e ai suoi due
principal investigator, Nazzareno Mandolesi e
Jean-Loup Puget, il Gruber Cosmology Prize 2018:
un premio da 500.000 dollari per aver raccolto
dati che hanno fornito alla cosmologia una
descrizione definitiva dell’universo alle scale più
grandi e più piccole. «Misure che hanno portato»,
si legge nella motivazione dell’importante
riconoscimento internazionale, «alla
determinazione dei parametri cosmologici
(contenuto di materia, geometria ed evoluzione
dell’universo) con una precisione senza precedenti
».
La cerimonia di consegna si è svolta a Vienna, in
Austria, durante la giornata di apertura della
30esima Assemblea Generale dell’IAU,
l’International Astronomical Union, fra gli sponsor
del Premio. Nel corso della cerimonia, a Mandolesi
e Puget è stata anche conferita una medaglia
d’oro.
«Il patrimonio e l’eredità dei risultati di Planck»,
dice Mandolesi, «rimarranno per decenni un punto
di riferimento per futuri, ambiziosi, esperimenti
sulla polarizzazione della CMB. Le mappe di
anisotropia della CMB in temperatura di Planck
sono “definitive” per tutte le scale angolari di
interesse cosmologico, e quelle di polarizzazione su
tutto il cielo sono al momento le migliori esistenti.
Personalmente io credo di non aver fatto niente di
eccezionale se non il lavoro per cui ero stipendiato.
Ma l’ho fatto con amore, dedizione e, credo, anche
con energia».
«È con grande soddisfazione che ho assistito alla
consegna del Premio Gruber, uno dei più prestigiosi
riconoscimenti internazionali per la cosmologia»,
afferma il presidente dell’INAF Nichi D’Amico, «un
riconoscimento che vede l’INAF alla ribalta sulla
scena internazionale, e che conferma l’eccellenza
delle nostre ricercatrici e dei nostri ricercatori. Reno
Mandolesi è stato ed è ancora una figura di spicco
del nostro ente nazionale, e ha creato una scuola di
eccellenza che vede oggi l’Inaf proiettato nelle
grandi sfide globali dell’astrofisica e delle scienze
spaziali».

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