Coelum Astronomia - #225 - 2018

(Joyce) #1

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Quello della ricerca della vita oltre la Terra è uno
dei temi più caldi e intriganti che la comunità
scientifica sta affrontando con sempre maggior
attenzione e vigore negli ultimi decenni. La
creazione di nuovi grandi telescopi, come il futuro
E-ELT e il nuovo telescopio spaziale James Webb,
così come l’affinamento delle tecniche di
rilevamento e analisi, permettono di spingere
l’occhio indagatore sempre più lontano. Se negli
ultimi decenni la ricerca di tracce di vita
extraterrestre ha interessato quella branca
dell’astronomia che si dedica ai pianeti extrasolari,
restando nel Sistema Solare i target di maggior
interesse sono oggi costituiti dalle lune ghiacciate
dei grandi pianeti gassosi, Giove e Saturno: Europa
ed Encelado, per i loro oceani sotterranei, e Titano,
per la sua densa atmosfera ricca di composti
organici. Oltre a queste lune, però, non vi è dubbio
che uno degli obiettivi primari e prioritari per la
ricerca di vita extraterrestre sia Marte, che ha
focalizzato l’attenzione delle maggiori agenzie
spaziali mondiali, che hanno diretto
proprio verso il Pianeta Rosso


numerose missioni di ricerca (e altre sono in
preparazione), senza contare la recente scoperta di
acqua liquida salmastra sotto il polo sud ghiacciato
del pianeta.

Eppure, forse si è trascurato di guardare con
sufficiente attenzione nell’altra direzione, nel
Sistema Solare interno, ossia verso Venere. Il
pianeta gemello della Terra, appena più piccolo del
nostro per diametro e massa, potrebbe essere
infatti un candidato molto interessante per la vita,
certo più di quanto farebbe supporre la sua
incandescente temperatura superficiale, che, con
oltre 450 °C, supera abbondantemente il punto di
fusione del piombo (327,5 °C).
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