Tornando a τ Dra, proseguiamo ora lungo il
sinuoso corpo del Drago per altri 3° dove
troviamo la stella di terza grandezza Baten
Thuban Borealis (χ Dra), il cui nome deriva
dall'arabo ba n al-thu‘bān (“la coda del basilisco”).
Si tratta di una “vicina di casa”, essendo lontana
solo 26 anni luce, sede di un sistema stellare
doppio scoperto nel 1898 dall'astronomo
americano W. Wright, che riuscì a determinare la
reale distanza tra le due componenti, pari a una
sola UA, e il periodo orbitale, pari a 280,5 giorni.
La componente principale è una stella bianco-
giallognola di tipo F7 V (6.400 K), dalla massa
quasi identica a quella del Sole. Il diametro, 1,2
maggiore, porta la sua luminosità intrinseca a
essere 1,86 volte superiore. Anche la componente
secondaria del sistema è una stella di sequenza
principale, arancione essendo di tipo K0 V (5.200
K) ma più piccola del Sole, con il 75% della sua
massa, l'80% del suo diametro e il 30% della sua
luminosità intrinseca. Poco più di 1° a sud ecco la
prima di tre deboli stelle disposte similmente alle
precedenti, tanto da poter distinguere tutti i 6
astri in tre singole coppie. Si tratta di Baten
Thuban Australis (φ Dra), caldissima stella di
sequenza principale di tipo B8 V (11.400 K)
lontana ben 300 anni luce dal Sistema Solare.
Solitaria, con una massa 3 volte il Sole e un
diametro 2,7 volte maggiore, la stella irradia quasi
110 volte la nostra stella. La seconda stella delle
tre, al di sotto di τ Dra, è υ Dra, di magnitudine
+4,83, ancor più lontana della precedente,
essendo la sua distanza stimata in 340 anni luce.
Si tratta di un sistema binario spettroscopico con
un periodo orbitale di 260 giorni: la componente
principale è una gigante di tipo KO III (4.500 K) dal
Baten Thuban e Upsilon Draconis
(^176) COELUM ASTRONOMIA
Una rappresentazione
artistica della regione
celeste che
corrisponde alla testa
e al collo del drago.
Crediti: GPNoi.