Mercurio e le sue depressioni
NOTIZIARIO
(^6) COELUM ASTRONOMIA
di Redazione Media INAF
Mercurio è il pianeta più interno del Sistema Solare e sebbene sia ben più vicino
rispetto ad altri pianeti che negli anni sono stati oggetto di numerosi studi da parte
anche di sonde automatizzate, risulta ancora poco esplorato. Tra le particolarità del
pianeta ci sono delle strane e irregolari depressioni, ribattezzate "hollow",
individuate sulla sua superficie grazie agli strumenti della sonda Messenger della
NASA. La loro insolita conformazione e la presenza concentrata soprattutto
all’interno dei crateri del pianeta ha suscitato l’interesse degli scienziati.
Uno studio tutto italiano pubblicato sulla rivista
Journal of Geophysical Research: Planets e
guidato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica
(INAF), ci aiuta a conoscere meglio la natura di
questi hollow. Alice Lucchetti, giovane
ricercatrice dell’INAF di Padova, e il suo gruppo (di
cui fanno parte anche colleghi dell’INAF di Roma)
hanno esaminato nel dettaglio queste particolari
strutture localizzate in tre diversi crateri presenti
sulla superficie del pianeta, riuscendo a ricavare
informazioni sulla composizione degli elementi
chimici presenti in essi e, quindi, ottenere indizi
sulla loro formazione.
Gli hollow sono strane e irregolari depressioni
molto brillanti e poco profonde, solitamente
presenti all’interno dei crateri da impatto, sui loro
bordi e picchi centrali, la cui origine potrebbe
essere legata a un meccanismo che prevede la
perdita di elementi chimici volatili che si trovano
Sotto. La figura mostra Canova, uno dei tre
crateri esaminati nello studio contenente gli
hollows. Crediti: Nasa/Messenger Mdis
(risoluzione di 43 m/px)