Coelum Astronomia - #227 - 2018

(Martin Jones) #1

112 COELUM ASTRONOMIA


Dopo essere sorto alle 12:17 culminerà in
meridiano alle 16:58 a un'altezza di +24° e sarà
osservabile fino al suo tramonto previsto per le
21:42. Ipotizzando di iniziare le osservazioni dal
tardo pomeriggio, realisticamente dalle 17:30,
quindi poco dopo il transito in meridiano delle
16:58, la Luna si troverà a un'altezza iniziale di
+23° e ci dedicheremo subito al Lacus Mortis,
un'antichissima struttura crateriforme
successivamente colmata dal materiale lavico
riversatosi dalle adiacenti aree pianeggianti, con
una superficie di 21.000 kmq e un diametro di
155 km, la cui origine viene fatta risalire al
periodo geologico Pre Imbriano collocato da 4,5 a
3,8 miliardi di anni fa. Si tratta di un vasto cratere
quasi ricolmo di materiali, contornato da pareti
non particolarmente elevate in modo particolare a

nordovest, ovest e sudovest, mentre lungo il
versante rivolto a oriente queste sono
praticamente assenti ad eccezione di alcuni brevi
e modesti rilievi collinari. Sui lati nord e sud, le
pareti si presentano irregolari. Tenete presente
che la sera del 13 novembre la visibilità delle
strutture geologiche situate nel settore ovest del
Lacus Mortis sarà contestuale al transito del
terminatore lunare in quella zona, situazione che
renderà possibili dettagliate osservazioni anche
in alta risoluzione, un'occasione da non perdere
assolutamente anche con un piccolo telescopio!

Il fondo del Lacus Mortis è percorso dalle Rimae
Burg, un sistema di solchi ramificati e
intersecantisi fra loro situato prevalentemente nel
settore ovest, con una lunghezza complessiva
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