Coelum Astronomia - #227 - 2018

(Martin Jones) #1

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intorno ai 120 km, la cui origine risale al meno
antico periodo geologico Imbriano collocato da
3,8 a 3,2 miliardi di anni fa. Per l'osservazione di
questi solchi viene richiesto uno strumento
riflettore intorno ai 200 mm ma, come sempre, il
tutto dipenderà da una serie di parametri che
potrebbero trasformare una promettente serata
osservativa in un "chiudo il telescopio e se ne
riparlerà un'altra volta".
Il lato meridionale del Lacus Mortis è delimitato
dal cratere Plana-C di 14 km e dall'interessante
coppia di crateri Plana e Mason con diametro
rispettivamente di 46 e 44 km. Ma una peculiarità
del Lacus Mortis si può considerare il cratere Burg,
una struttura geologica di 41 km di diametro
situata in posizione leggermente decentrata verso
est e notevolmente più recente, essendosi
formata nel periodo geologico Copernicano,


collocato a non oltre 1 miliardo di anni fa. Le
pareti intorno a Burg hanno un'altezza di 2.200
metri, sono abbastanza regolari e relativamente
ben conservate, con versanti ripidi, lunghi
terrazzamenti e lunghe linee di cresta sommitali. Il
fondo del cratere si presenta con un'area limitata
dall'estensione delle pareti digradanti verso
l'interno in particolare a nordest, est e sudest,
mentre a ovest la platea di Burg sembra
letteralmente invasa da un vasto complesso
montuoso. Inoltre in posizione centrale si innalza
un ulteriore gruppo montuoso multiplo.
All'esterno, tutt'intorno a Burg, è possibile
osservare una notevole serie di piccole dorsali
disposte radialmente in ogni direzione ad
eccezione che a occidente, zona in cui prevalgono
i lunghi solchi delle omonime Rimae Burg.

La regione di Fra Mauro


Come seconda e principale proposta dovremo
spostarci nel settore sudoccidentale della Luna
quando dalle 17:30 circa del 17 novembre
l'oggetto delle nostre osservazioni sarà quella
sorta di penisola che dalla vasta regione a sud di
Copernicus si protende verso sud incuneandosi fra

il mare Cognitum (a ovest) e la porzione
settentrionale del mare Nubium (a est), in cui
andremo a visitare un bel terzetto di antichissimi
crateri: Fra Mauro, Parry, Bonpland. (Vedi in "Guida
all'osservazione: La regione di Fra Mauro" a pagina
116).

Hainzel e Mee


La terza proposta di questo mese è per il 19
novembre e avrà come target una bella e
interessante coppia di crateri, Hainzel e Mee, per
la cui osservazione dovremo concentrare
l'attenzione sul settore sudoccidentale del nostro
satellite, nella regione lunare compresa fra la
Palus Epidemiarum (a nord) e il cratere Schiller (a
sud). L'individuazione dei crateri Hainzel e Mee
sarà molto semplice se la sera del 19 novembre
orienteremo il telescopio a sud delle scure distese
basaltiche del mare Humorum e Plaus
Epidemiarum.


La sera del 19 la Luna sarà in fase di 12 giorni
(Colong. 51,5°; frazione illuminata 85,8%). Dopo


essere sorta alle 15:16 culminerà in meridiano alle
21:28 a un'altezza di +45°, rendendosi anche in
questo caso osservabile per tutta la serata fino alle
prime ore della notte seguente. Iniziando a

I Nomi e i riferimenti storici


Cratere Hainzel: nome dedicato
all'astronomo tedesco Paul Hainzel (sec.
XVI) il quale collaborò con Tycho Brahe.

Cratere Mee: nome dedicato all'astronomo
e scrittore scozzese Arthur B. P. Mee
(1860-1926).
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