Coelum Astronomia - #227 - 2018

(Martin Jones) #1

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si sovrappose parzialmente Hainzel-A (24 km) in
un periodo da 3,2 a 1 miliardo di anni fa
(Eratosteniano) occupandone il settore nordovest.
Abbiamo poi Hainzel-C (18 km) di cui se ne
ipotizza la formazione nel medesimo periodo del
cratere principale, cioè da 3,8 a 3,2 miliardi di anni
(Imbriano), quest'ultimo posizionato sull'estremità
sudest di Hainzel. Visto quanto sopra,
l'osservazione delle pareti ci conduce alla
generale constatazione che il settore
settentrionale è costituito da lunghe linee di
cresta sommitali ancora in buono stato di
conservazione, mentre quello meridionale si
presenta notevolmente semidistrutto e
degradato.


Concentriamo finalmente l'attenzione su Hainzel-
A (nordovest) e vedremo immediatamente come
questa struttura abbia le sembianze di un enorme
anfiteatro con lunghissimi terrazzamenti che si
estendono fin sul fondo del cratere, anche in
modo concentrico, riducendo pertanto la platea a
un'area di dimensioni veramente limitate in cui vi
si possono osservare piccoli craterini. Passando
poi ad Hainzel-C (sudest) se ne apprezzerà la
forma vagamente poligonale contornata da pareti
irregolari e col fondo cosparso da piccoli crateri e
modesti rilievi collinari, anche se corre l'obbligo
di precisare che non è proprio semplice la netta
distinzione fra i crateri Hainzel e Hainzel-C.


Andiamo ora a visitare il secondo componente di
questa coppia di crateri, si tratta di Mee, una
grande e antichissima struttura lunare con
diametro di 136 km, la cui origine risale al periodo
geologico Pre Nectariano collocato da 4,5 a 3,9


miliardi di anni fa. A prescindere dalla tipologia
dello strumento utilizzato e dal potere di
ingrandimento, si percepisce innanzitutto che ciò
che stiamo osservando venne quasi
completamente distrutto nei miliardi di anni
trascorsi dalla sua formazione in seguito al caotico
sovrapporsi di impatti meteoritci che ne
alterarono profondamente l'originaria struttura.

Infatti, Mee si presenta anche notevolmente
deformato in considerazione dell'estrema
irregolarità di ciò che rimane delle sue
antichissime pareti, rendendo veramente
difficoltosa una netta distinzione di questa
struttura rispetto al paesaggio circostante. In ogni
caso, all'osservazione col telescopio una parvenza
di pareti la possiamo individuare sull'estremità
ovest-nordovest di Mee in corrispondenza dei
crateri Mee-H (48 km), Schiller-K (11 km), Mee-X (7
km). L'estremità settentrionale confina con Hainzel
(71 km) e Hainzel-C (18 km), mentre il lato rivolto
a est confina con una vasta struttura crateriforme
di 108 km di diametro purtroppo priva di
denominazione ufficiale (AVL43563S329906).

Nell'area di Mee possiamo osservare numerosi
crateri di vario diametro, dai 16 km di Mee-E, ai
5/10 km di altre formazioni fino ai piccoli craterini
sparsi nella platea. Vi sono inoltre vari rilievi
collinari, allineamenti di piccoli crateri e brevi
solchi. Nell'immagine di riferimento viene indicato
con un cerchio e una freccia di colore rosso un
piccolo e curioso craterino che, in prossimità del
Plenilunio, incrementa notevolmente la sua
luminosità, meritando un'osservazione.
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