Coelum Astronomia - #227 - 2018

(Martin Jones) #1

(^130) COELUM ASTRONOMIA
“La galassia sperduta nel Cosmo”
Tornando alla coppia ψ2 - ψ1 Dra, un telescopio
che punterà poco più di un grado a sud di queste
non potrà non individuare il luminoso fuso di NGC
6503, una bellissima galassia a spirale vista di tre
quarti, che splende di decima grandezza e larga
7'x2,5'. Lontana 18 milioni di anni luce, NGC 6503
si estende per circa 30.000 anni luce, di molto
inferiore rispetto alle dimensioni della nostra Via
Lattea: si tratta di una spirale nana, quindi. Come
noto, la maggior parte delle galassie sono
nettamente staccata dall'alone circostante. La
galassia diviene davvero fantastica nelle riprese
fotografiche, evidenziando un gran numero di
vaste associazioni OB formate da stelle azzurre,
una delle quali disposta addirittura sulla stretta
barra centrale, a nord del nucleo. La più luminosa
di queste si presenta come un piccolo e debole
ovale, largo 8”x12” d'arco, quasi al margine
dell'alone settentrionale e a circa 37" d'arco dal
nucleo: tale particolarità attrasse l'attenzione di
Halton Arp, che ritenne l'oggetto essere una
piccola galassia in interazione con NGC 6412,
motivo per il quale decise di includere la galassia
del Drago nel suo catalogo di galassie peculiari
con il codice Arp 38. Tale “oggetto”, costituito da
un gran numero di stelle azzurre, è più
probabilmente una vasta associazione di stelle
OB, intrinseca alla galassia stessa quindi, creata a
seguito dei processi evolutivi galattici che
ridistribuiscono il materiale contenuto nel disco
parallelamente al momento angolare.
NGC 6503 ripresa dal Telescopio Spaziale
Hubble. Crediti: NASA/ESA/Hubble

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