Coelum Astronomia - #227 - 2018

(Martin Jones) #1

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Una magnifica ripresa della caratteristica nebulosa planetaria NGC 6543 che, come giustamente
suggerisce la sua particolare forma, è stata soprannominata “Occhio di Gatto”.

Huggins, utilizzando per la prima volta uno
spettroscopio per ricavare informazioni sulla sua
costituzione chimica, confermò trattarsi di una
nebulosa, rilevando che il suo spettro era il
medesimo dei gas luminescenti: fino ad allora,
infatti, si credeva che le nebulose planetarie
fossero semplicemente una o più stelle "dai
contorni sfumati" e non risolvibili. Splendendo di
magnitudine +9,8 essa appare, come detto, molto
luminosa all’osservazione telescopica, laddove
viene immediatamente rilevato il suo particolare
schiacciamento, motivo per il quale a NGC 6543 è
stato attribuito il nomignolo “occhio di gatto”. Una


sorta di anello luminoso che circonda la stella
centrale, di undicesima grandezza, si unisce a uno
strato più esterno di materiale nebuloso, i due lobi
più luminosi portano la nebulosa a ricordare
incredibilmente una galassia a spirale schiacciata.

La determinazione della distanza di tale oggetto è
stata alquanto problematica, tuttavia, negli ultimi
anni, osservazioni effettuate tramite il telescopio
spaziale Hubble hanno permesso di osservare ad
alta risoluzione l'oggetto, consentendo di
misurarne addirittura la velocità di espansione
angolare, pari a 10 millisecondi d'arco all'anno!
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