Coelum Astronomia - #227 - 2018

(Martin Jones) #1

(^14) COELUM ASTRONOMIA
Acciacchi d’età per il
Telescopio Spaziale Hubble
di Redazione Coelum Astronomia
Il telescopio spaziale Hubble ci ha abituati alle
sue meravigliose immagini del cielo profondo.
Oltre alla sua missione scientifica ha sempre
avuto anche una “missione mediatica”, per
suscitare meraviglia e avvicinare il grande
pubblico all’astronomia, e non c’è dubbio che la
cosa abbia funzionato alla perfezione e che sia
probabilmente l’osservatorio più popolare della
NASA. Da qualche giorno tuttavia il telescopio è
entrato in “safe mode” allertando sia la comunità
di esperti che dei tanti amatori e “ammiratori”.
Lo scorso 5 ottobre alle 6:00 EDT (mezzogiorno
per l’Italia) uno dei tre giroscopi utilizzati per
controllare i movimenti del telescopio spaziale
non ha funzionato, innescando quindi la “safe
mode”, una modalità che riduce al minimo le
operazioni vitali dello strumento per evitare
maggiori danni in una situazione problematica, in
attesa che il controllo a terra individui e risolva il
problema. Fortunatamente la NASA è più che
ottimista, e sta lavorando per riportare alla
normalità il tutto, assicurando che il telescopio
potrà lavorare ancora a pieno regime per gli anni a
venire. Hubble è infatti dotato di strumentazione
“ridondante”, proprio per superare momenti di
crisi come questo. Nel caso specifico è dotato di
ben 6 giroscopi, nonostante ne usi solo tre e sia in
grado di portare avanti le operazioni fondamentali
anche con uno soltanto. Inoltre, questo giroscopio
in particolare, aveva già da tempo dato segni di
“vecchiaia”: era da almeno un anno che mostrava
di essere verso la fine della sua operatività,
esattamente come successo ad altri due dei sei
iniziali.
Nel momento in cui si è cercato di attivare l’ultimo
giroscopio a sostituzione di quello dismesso, il

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