Coelum Astronomia - #227 - 2018

(Martin Jones) #1

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nuovo ha dato un segnale di errore e quindi
Hubble è rimasto in safe mode. I test hanno
dimostrato che il giroscopio sta seguendo
correttamente i movimenti di Hubble, ma i tassi di
rotazione riportati sono costantemente più alti dei
tassi reali. Questo diventa un problema quando
Hubble deve “affinare” il suo puntamento. Infatti
il telescopio spaziale si muove in modo “grezzo” e
veloce quando deve spostarsi da un target
all’altro, passando poi a movimenti più lenti e
precisi per puntare e rimanere fisso sul target
finale. Le alte velocità riportate dal giroscopio
problematico superano il limite delle velocità
ammissibili in questa modalità “fine”, impedendo
di fatto il controllo dei piccoli movimenti del
telescopio. Una commissione di revisione delle
anomalie sta cercando di identificare le cause di
questo comportamento e, nel caso non si riesca a
risolverle, eventuali possibili soluzioni per
correggere o compensare l’errore.


Nel caso in cui non si riesca a rimediare, la NASA
potrebbe attivare quella che viene chiamata
modalità a “giroscopi ridotti” (“reduced-gyro”),
ovvero utilizzerà uno solo dei tre giroscopi rimasti,
garantendo comunque l’operatività, anche se con
un minor campo di cielo disponibile a ogni
osservazione, ma con una maggiore sostenibilità
per l’intero sistema e le operazioni future. Anche
un solo giroscopio gli permetterà comunque di
fare egregiamente il suo lavoro fino al 2020,
quando poi affiancherà il lavoro del James Webb
Space Telescope.

Per il momento però ancora non è detto che
questo sia necessario: la NASA si prende tempo
per svolgere test e controlli per capire se il
giroscopio in questione possa ancora essere
recuperato e rimesso in funzione in qualche modo,
garantendo una modalità a tre giroscopi come
finora.

A sinistra. L'ultimo del
Frontier Field - Abell 370. In
questa immagine, l'ultima
ripresa rilasciata del
progetto Frontier Field,
dell'ammaso di galassie
Abell 370, a 5 miliardi di
anni luce da noi! E' stato uno
dei primi ammassi in cui
Hubble ha osservato il
fenomeno di lente
gravitazionale, che
distorcendo lo spaziotempo
ci rende possibile
individuare galassie lontane
(che vediamo come distorte
come archi di luce) dietro a
oggetti massici che
funzionano proprio come
una lente di ingrandimento.
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