Coelum Astronomia - #227 - 2018

(Martin Jones) #1

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D’altra parte, proprio i rilasci prima dei Minerva
poi di Mascot hanno dimostrato che la sonda può
essere guidata fino a 50 metri dalla superficie con
una precisione di ±10 metri per quel che riguarda
il bersaglio da centrare, in teoria quindi L08-B è
grande esattamente quanto basta. Il posticipo del
touch down è servito però al centro di controllo
per programmare due discese di prova, la TD1-R1-
A e la TD1-R3.
Il 15 ottobre la sonda ha effettuato con pieno
successo il primo test. Come pianificato, alle 15:44
(ora italiana) la sonda è arrivata a soli 22,3 metri
dalla superficie. Durante queste discese di test la
sonda rilascia dei marcatori (target marker, TM)
che funzionano come bersaglio artificiale, come
punto di riferimento per effettuare la discesa nel
modo corretto. Si tratta di una sorta di piccola boa,
di materiale inerte e catarifrangente che venne
utilizzato con successo anche nella precedente
missione. Arrivata alla minima distanza possibile
la sonda è pronta per rialzarsi velocemente verso
la sua posizione di partenza. Il test ha confermato
che il problema all’altimetro è stato risolto, come
d’altra parte sperimentato durante i rilasci dei
rover, che non hanno avuto imprevisti.
Il secondo test di prova si è svolto proprio in
queste ore (al momento in cui scriviamo, la
mattina del 25 ottobre) ed è andato ancora meglio
del precedente. La sonda ha raggiunto la minima
distanza di soli 12 metri alle 11:38 JST (4:38
italiane), il TM è stato rilasciato solo un minuto
prima e ripreso mentre la sonda era già in
allontamento.


Una curiosità: nel TM rilasciato in questo terzo
avvicinamento di prova è contenuto un supporto
in cui sono registrati i nomi e i contributi dei 180
mila partecipanti alla "Le Petit Prince Million
Campaign 2", una raccolta di messaggi e disegni,
inviati nella primavera/estate del 2013, ispirati
alla missione e al celebre Piccolo Principe di Saint-
Exupéry, che viveva, appunto, su un asteroide.
A questo punto il team missione si prenderà del
tempo per analizzare i dati e decidere i tempi del
primo touchdown. Dobbiamo però mettere in
conto che, nei mesi di novembre e dicembre, la


sonda si troverà in un periodo di silenzio radio,
perché Ryugu si troverà in congiunzione eliaca e
quindi non sarà possibile mantenere attive le
comunicazioni. Aspettiamo quindi notizie nei
prossimi giorni (seguiteci sui nostri canali social e
sul sito) e poi ci si “risentirà” con Hayabusa2 nel
nuovo anno.

Crediti: JAXA - Processing/animation: Marco di Lorenzo

Sopra. L’ombra della sonda, ormai familiare, sulla
superficie di Ryugu e quel piccolo puntino luminoso
al centro è il bersaglio marcatore (TM), in questo caso
illuminato dal Sole. La superficie risulta scura e poco
definita solo a causa del flash del TM, la ripresa è
stata effettuata subito dopo l’atterraggio del TM,
quando la sonda si trovava a circa 20 metri di altezza.
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