Coelum Astronomia - #227 - 2018

(Martin Jones) #1

(^42) COELUM ASTRONOMIA
La biologia sintetica opera parallelamente
all'astrobiologia, sviluppando organismi già
relativamente evoluti come alghe o batteri bio-
ingegnerizzati, in grado di sopravvivere su pianeti
dove le condizioni sono molto meno ospitali della
Terra, come Marte o Venere.
Un approccio più euristico è quello della
paleogenetica, che tenta di risalire alle forme di
vita ancestrali per cercare di capire quale tipo di
vita, in determinate condizioni fisiche e
ambientali, potrebbe svilupparsi su pianeti
differenti dalla Terra. L'Italia a questo riguardo è
un laboratorio molto attivo, specialmente a
Padova, Roma e Palermo dove si costruiscono
strumentazioni all'avanguardia per questa
tipologia di esperimenti.
Infine l'approccio più intuitivo, ma non per questo
scontato, è la ricerca della vita attraverso
l'osservazione diretta dei pianeti, l'analisi delle
loro caratteristiche e della possibilità di rilevare
forme di vita a tutti i livelli: partendo dall'analisi
dei costituenti delle stesse fino ad arrivare alla
ricerca di veri e propri segnali di intelligenza - ne
sono un esempio i progetti SETI (Search for Extra
Terrestrial Intelligence) e METI (Messaging to Extra
Terrestrial Intelligence). Nell'immagine in basso
sono schematizzati i quattro approcci finora
descritti.
Sotto. Rappresentazione dei quattro approcci
alla ricerca della vita nell'universo: chimica
prebiotica, biologia sintetica, paleogenetica e
ricerca per osservazione diretta.
Leggi l'articolo di Erculiani
"Che forma potrebbe avere un
ALIENO?" su Coelum Astronomia
226 a pagina 96

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