Coelum Astronomia - #227 - 2018

(Martin Jones) #1

(^50) COELUM ASTRONOMIA
I telescopi di prossima generazione
Sopra. Un rendering 3D del futuro grande telescopio dell’ESO, l’Extremely Large Telescope, ELT. Crediti: ESO
I telescopi estremamente grandi come l'E-ELT
(European Extremely Large Telescope) dell'ESO e i
telescopi spaziali di nuova generazione, come il
James Webb Space Telescope (JWST) sono
considerati una delle priorità per la scienza
astronomica. Essi consentiranno agli astronomi di
guardare più lontano, nello spazio e nel tempo,
faranno progredire enormemente la conoscenza
astrofisica, permettendo, tra le altre cose, studi
dettagliati sui pianeti attorno ad altre stelle, sui
primi oggetti formatisi nell'Universo, sui buchi
neri super-massicci e sulla natura e la
distribuzione della materia oscura e dell'energia
oscura. I grandi telescopi maggiori di 30 metri,
come il TMT (Thirty-Meters Telescope) sono
strumenti in grado di far progredire più di una
branca dell’astronomia: per esempio la ricerca sui
meccanismi di formazione stellare e planetaria, le
teorie sull’evoluzione delle galassie e quelle sulla
formazione di strutture di larga scala
nell’universo.
Uno degli aspetti più intriganti ed entusiasmanti
del programma scientifico dei grandi telescopi
sarà la scoperta e la caratterizzazione di pianeti e
sistemi protoplanetari attorno ad altre stelle.
L'ELT, per esempio, dovrebbe essere in grado di
scoprire mondi con dimensioni simili a quelle
della Terra, oltre a visualizzare direttamente
pianeti più grandi e potenzialmente caratterizzare
le loro atmosfere. L'ELT sarà in grado di risolvere
con precisione le popolazioni stellari delle
galassie distanti e aiuterà anche a far luce
sull'espansione dell'universo.

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