Coelum Astronomia - #227 - 2018

(Martin Jones) #1

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è relativamente freddo e molti organismi si sono
dimostrati in grado di sostenere temperature e
pressioni molto elevate. Sulla Terra esiste una
variopinta tavolozza di biotipi che, sebbene siano
tutti composti dagli stessi "ingredienti basilari",
hanno sviluppato abilità fisiche per resistere ai più
disparati ambienti: da quelli ipersalini a quelli
acidi o basici. Ognuno ha scavato la sua nicchia
ecologica per riuscire a proliferare ed evolvere.
Ma la vita sulla Terra è stata solo frutto di un caso
oppure è possibile che si possa essere formata sul
nostro pianeta esattamente con la stessa
probabilità con cui avrebbe potuto formarsi su un
pianeta appartenente al Sistema Solare o al di
fuori di esso?


L'ipotesi della panspermia, cioè
dell’inseminazione della Terra o di altri pianeti
con le basi chimiche dei sistemi biologici dallo
spazio, letteralmente trasbordate sulla coda delle
comete o dagli asteroidi, potrebbe essere
avvalorata dal ritrovamento di quello che alcuni
biologi chiamano "seconda genesi". Se il processo
che ha portato alla nascita della vita da molecole
organiche non è solo una mostruosa
combinazione di esigue grandezze


probabilistiche, avrebbe potuto avvenire più di
una volta, anche nell’arco di tempo che ha portato
all’evoluzione dell’essere umano. Se questa
ipotesi fosse vera potrebbero esserci forme di vita
coesistenti con caratteristiche differenti da quelle
degli altri organismi.

Quindi, ci troviamo di fronte alla possibilità che la
vita si sia sviluppata non solo sulla Terra, ma anche
altrove, o perché si sono verificate le condizioni
adatte a innescarne la nascita o perché questa in
realtà viene portata, in luoghi con le condizioni
necessarie per la sua sopravvivenza, attraverso dei
“semi” spaziali trasportati da comete o asteroidi,
con la possibilità che la vita sia nata più e più
volte, in modi differenti, anche nello stesso
ambiente (seconda genesi). Ma, in ogni caso, al di
là di tutte queste possibili vie di nascita e sviluppo
della vita, come possiamo noi esseri umani
indagare sulla possibile presenza di essa al di fuori
della nostra Terra? Cosa esattamente dobbiamo
cercare? Fondamentalmente, si tratta di definire
quelle che sono le tracce chiave per individuarla e
riconoscerla, ossia dei marcatori (markers)
chiamati biofirme...

Le meteore possono essere state una delle
fonti dell’acqua terrestre ma anche l’origine di
elementi organici e molecole prebiotiche base
per la formazione della vita.
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