Coelum Astronomia - #227 - 2018

(Martin Jones) #1

(^72) COELUM ASTRONOMIA
sera ascoltarono la trasmissione e, di queste,
almeno un milione devono almeno essere state
"allarmate". Senza contare quelle che non stavano
ascoltando la trasmissione, ma che furono
contagiate della paura degli altri. Ad ogni modo, è
un fatto che molte migliaia di persone furono
colte dal panico, anche se non in tutti gli Stati
Uniti, ma soprattutto nel New Jersey e nella zona
di New York. «Eravamo pietrificati, fu la
testimonianza riportata dalla signora Thomas di
Trenton Ci guardavamo a vicenda, terrorizzati.
Qualcuno stava facendo rumore di fronte alla
nostra porta. Era la nostra vicina di casa. Aveva
messo tutti e sette i suoi bambini nella macchina e
continuava a urlare e a incitarli che dovevano
andare via di qui». Si racconta anche che, mentre
faceva i suoi compiti, l'allora tredicenne Henry
Sears udì alla radio la notizia dell'invasione. Così
decise di portare la radio al piano di sotto, nella
taverna di proprietà della madre,
e tutti quanti gli avventori si
misero ad ascoltare, finché a un
certo punto gli uomini si
alzarono in piedi e decisero di
imbracciare le armi per
organizzare la difesa della loro
cittadina.
Anche a New York la gente intasò
le strade per guardare in cielo e
vedere se i marziani stavano
atterrando...
Nonostante la leggenda e la
suggestione della
premeditazione che i media
hanno sempre cavalcato con
entusiasmo, molto
probabilmente Orson Welles
non cercò volontariamente
l'effetto "panico marziano". Il
mattino dopo, durante una
conferenza stampa, lo stesso
attore apparve confuso e in vena
di scuse, esprimendo dispiacere
e rimorso per le conseguenze
suscitate dalla trasmissione.
Tuttavia nel 1955, in un'intervista alla BBC, cambiò
registro e si assunse effettivamente il merito di
aver premeditato e previsto gli effetti. Dal canto
suo, in un'altra intervista 17 anni dopo, Welles
affermò che «il settantacinque percento di quello
che dice nelle interviste è falso» (!). Quel che è
certo è che la trasmissione diede un grosso
impulso alla sua fama, al punto da consentirgli di
realizzare tre anni più tardi, a soli 26 anni, quel
Quarto Potere (1941, Citizen Kane) considerato
unanimemente uno dei capolavori della
cinematografia di tutti i tempi.
Interpellato in proposito, il giorno successivo
anche il quasi omonimo H. G. Wells prese le
distanze dall’adattamento radiofonico della "sua"
Guerra dei Mondi, dicendosi molto turbato dalle
conseguenze della trasmissione sul pubblico e che
i suoi accordi con la CBS erano che la

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