Coelum Astronomia - #228 - 2018

(Rick Simeone) #1

(^10) COELUM ASTRONOMIA
Parker Solar Probe al perielio,
ed è doppio record!
di Redazione Coelum Astronomia
Crediti: NASA/Johns Hopkins APL/Steve Gribben
Primo "incontro con il Sole" per la sonda dei
record, la Parker Solar Probe, una navicella
estrema che ha come suo obiettivo studiare il
centro del Sistem Solare, il Sole. La missione
orbiterà attorno al Sole raggiungendo il perielio,
la distanza minima dalla stella, che la porterà a
raggiungere la corona solare per 24 volte, così
vicino da "toccare" letteralmente la nostra stella.
Per circa 11 giorni, per ogni orbita, si troverà a
meno di 0,25 unità astronomiche dal centro del
Sole e raccoglierà dati preziosissimi, mai ottenuti
prima.
Durante questo primo avvicinamento, iniziato lo
scorso 31 ottobre e che si è concluso l’
novembre, le quattro suite di strumenti scientifici
della sonda si sono al lavoro per raccogliere tutti i
dati possibili, permettendo agli scienziati di
osservare da vicino come non mai la dinamica
regione dell’atmosfera esterna del Sole. Si potrà
così cominciare a rispondere a domande
fondamentali sulla fisica solare, inclusi i
meccanismi che permettono alle particelle e al
materiale solare di venire accelerate nello spazio
a così alte velocità e scoprire il perché la corona
solare sia così tanto più calda della superficie del
Sole stesso.
Il 5 novembre, al momento del maggior
avvicinamento, la sonda si è trovata a 24 milioni di
chilometri dalla superficie del Sole, raggiungendo
una velocità di 343.112 km/h rispetto al Sole. Ed è
doppio record: si è trattato della velocità
eliocentrica più alta mai raggiunta da una sonda
umana e la distanza minore mai raggiunta dal
Sole. La Parker Solar Probe è la sonda che più si è
avvicinata al Sole. Il record precedente di velocità
eliocentrica era ancora mantenuto dalla sonda
Helios 2, raggiunta nell’aprile 1976, con i suoi
246.960 km/h.
In questi giorni la sonda sta volando attraverso la
parte più esterna della corona solare,
attraversando materiale che raggiunge la
temperatura di 3,6 milioni di gradi Fahrenheit, ed
è solo perché in quella regione è ancora
estremamente rarefatta che tali temperature non
influenzano la temperatura della sonda.
Nonostante questo però il lato esposto al Sole,
protetto dallo scudo termico Thermal Protection
System, a causa della radiazione solare, raggiunge
i 438° C circa.
La sonda è comunque in grado, in piena
autonomia, di regolare la sua temperatura, e
soprattutto di tenere al sicuro la strumentazione

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