Coelum Astronomia - #228 - 2018

(Rick Simeone) #1
Come detto all’inizio dell’articolo, questo mese
abbiamo la fortuna di poter osservare la bella
cometa periodica, la 46P/Wirtanen: non ce ne
sono di più luminose nel mese di dicembre (o per
lo meno non ci sono nuove scoperte nel momento
in cui viene scritto l’articolo... Ma non si può mai
dire: le comete sono imprevedibili e potrebbe
comparirne una nuova da un momento all’altro).

La cometa sarà visibile anche a occhio nudo,
protagonista di un passaggio a soli 11 milioni di
km dalla Terra, quando raggiungerà una
magnitudine massima prevista di +3,7.
Inizialmente nell’Eridano, la cometa si sposterà
verso nord, attraversando la costellazione del
Toro e transitando a 3° a sud delle Pleiadi la sera
del 16 dicembre. La notte tra il 23 e 24 dicembre
passerà a soli 25’ da Capella (mag. +0,05), la
stella alfa della costellazione dell’Auriga.

Ecco alcuni semplici consigli per poter riprendere
la cometa con pochi ma efficaci strumenti.

http://www.coelum.com^101


Come riprendere le comete


Il saluto della C/2018 V1
Machholz-Fujikawa-Iwamoto

Proprio come sostenuto da Giorgia, nella
rubrica, ecco che nello scorso novembre è
stata localizzata una nuova cometa che ha
solcato i nostri cieli. Si chiama C/2018 V1
Machholz-Fujikawa-Iwamoto ed è stata scovata
clamorosamente (di questi tempi) in visuale da
Donald E. Machholz (alla sua dodicesima
scoperta) il 7 novembre scorso e confermata
indipendentemente da S. Fujikawa e M.
Iwamoto. Leggi di più nella rubrica Comete di
questo numero.

Osserviamo la 46P/Wirtanen
Trovi tutti i dettagli per l’osservazione nella rubrica Comete, di Claudio Pra, in questo numero a
pagina 123.

La ripresa a grande campo


Per riuscire a riprendere nel modo più
soddisfacente il nostro soggetto astronomico,
abbiamo necessariamente bisogno di rispettare
alcuni parametri:


  • dovremo raggiungere un luogo pressoché privo
    di inquinamento luminoso;

  • scattare in serate senza Luna;

  • attendere un’ora dopo il tramonto del Sole e
    scattare fino a un’ora prima dell’alba.


In questo modo riusciremo a riprendere la cometa
assieme alle costellazioni che attraverserà
comprendendo anche un soggetto terrestre
nell’inquadratura.

L’attrezzatura minima da avere per questo tipo di
fotografie è composta da una reflex con tempi di
esposizione di almeno 30 secondi, che sopporti
bene gli alti valori di sensibilità ISO, un obiettivo
grandangolare che abbia almeno una lunghezza
focale di 18 mm, un treppiede stabile, un
telecomando per lo scatto in remoto per evitare il
micromosso.

Con una semplice posa di trenta secondi il gioco è
fatto. Utilizzando ISO abbastanza alti, in questo
caso 1.600, e l’apertura massima che consente
l’obbiettivo (f/3,5 nel mio caso), il risultato è
incredibile.
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