Coelum Astronomia - #228 - 2018

(Rick Simeone) #1
Opportunity – Marte, Sol 5264 (14 novembre
2018).
Il MER-B si trova nella “Perseverance Valley”
posta sul bordo occidentale del cratere
Endeavour.

La grande tempesta di sabbia è ormai terminata e
l’opacità atmosferica è scesa sotto lo 0,8, valore
decisamente normale per il periodo, ma,

nonostante la continua scansione delle frequenze
radio, non abbiamo più ricevuto trasmissioni dal
Sol 5111 (il 10 giugno scorso).
Le probabilità che il Rover possa riprendersi e
ristabilire le comunicazioni sono sempre più
remote, ma il centro di controllo non si dà ancora
per vinto...

L’odometria totale è ferma a 45,16 km percorsi

http://www.coelum.com 25


Mars Exploration Rover



  • 6 dicembre – attracco Dragon CRS-16

  • 13 dicembre – passaggio di consegne per l’inizio
    della Expedition 58 e rientro Soyuz MS-09
    Al momento di scrivere, sulla Stazione Spaziale,
    oltre al modulo BEAM, sono attualmente


ormeggiate la Progress MS-09 (70) e la Soyuz
MS-09.

Mars Science Laboratory


Curiosity – Marte, Sol 2231 (14 novembre 2018).
Il grande rover sta salendo lungo le pendici del
Monte Sharp, una formazione rocciosa alta 4.800
metri posta al centro del cratere Gale, dove è
atterrato oltre sei anni fa.
Ripresa pienamente l’operatività dopo il
problema alle memorie sofferto al Sol 2172, MSL

sta affrontando una serie serrata di trivellazioni e
analisi su tutti i fronti.

Mentre è stato eseguito il diciottesimo foro su
Marte e i campioni prelevati sono passati ai vari
laboratori (ChemCam, CheMin e SAM) di cui è
dotato il rover per lo studio della composizione e

In alto un paio di selfie fatti da Opportunity nel gennaio e nel marzo del 2014. Nel primo caso, a sinistra, nella
foto di gennaio si vedono ricoperti di polvere marziana, fatto che ha giustificato un calo nella produzione di
energia molto maggiore di quello che ci si poteva aspettare dalla stagione invernale in cui si trovava, e quindi
con il Sole basso sull'orizzonte. Sulla destra invece un selfie effettuato dopo un picco improvviso di energia
che, dai 375 wattora dei pannelli ricoperti di sabbia è passato a quasi il doppio a 620 wattora. Fu evidente
come delle raffiche di vento particolarmente intense avevano ripulito i pannelli dalla sabbia depositata sopra,
molto più di quanto fosse mai successo negli anni precedenti, un'eventualità che speriamo succeda anche
nella prossima primavera marziana. Cliccare sull'immagine per ingrandire. Crediti: NASA/JPL-Caltech/Cornell
Univ./Arizona State Univ.

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