Coelum Astronomia - #228 - 2018

(Rick Simeone) #1

(^44) COELUM ASTRONOMIA
I primi passi dopo l'atterraggio
Dopo un viaggio di 205 giorni, iniziato lo scorso 5
maggio, la missione InSight della NASA è atterrata
su Marte il 26 novembre scorso, poco prima delle
21:00 (ora italiana). Dopo aver assistito alle
operazioni di atterraggio, svolte senza imprevisti,
il lander ha raggiunto finalmente la sua
destinazione a Elysium Planitia. Poco dopo
l’atterraggio, la prima operazione che InSight ha
compiuto è stata quella di dispiegamento dei
pannelli fotovoltaici circolari per fornire
l'alimentazione al lander.
Il primo obiettivo sarà poi quello di analizzare
l'ambiente circostante (una prima immagine è già
stata trasmessa a Terra): Insight sfrutterà una
fotocamera a colori posizionata su un braccio
robotizzato (ricavato da un pezzo di riserva del
rover Curiosity) per riprendere minuziosamente il
luogo di atterraggio, mentre il pacchetto di sensori
meteorologici comincerà l'analisi climatica. Una
seconda fotocamera con obiettivo fish-eye
permetterà di riprendere nel dettaglio il terreno
nei pressi della sonda, entro il raggio d'azione del
braccio robotico (quello che dovrà posizionare gli
strumenti scientifici sul terreno). Queste analisi
preliminari, che saranno svolte nei primi tre mesi
circa di soggiorno su Marte, consentiranno al team
di missione di analizzare il terreno per decidere
dove posizionare il sismometro SEIS e la sonda di
calore HP3.
Una volta determinati i siti di lavoro, il passo
successivo sarà proprio quello di posizionare i
rilevatori: saranno tutte operazioni molto delicate
e quindi molto lente. Diversamente dal
sismometro, la sonda HP3, una volta posizionata
sul suolo marziano, dovrà iniziare le operazione di
trivellazione per raggiungere i 5 metri di
profondità. Il penetratore è composto da una
massa caricata a molla che scaverà lentamente nel
sottosuolo, prendendolo letteralmente a
martellate. Saranno però martellate molto piccole
e piuttosto delicate: il ritmo di penetrazione sarà
di appena 1 mm al colpo. Ovviamente
l'avanzamento potrà essere monitorato grazie alla
presenza del sismometro SEIS posto lì vicino. Ogni
circa 50 cm il penetratore si fermerà per riposarsi
e consentire le operazioni di misurazione.
Raggiungere la profondità di 3 metri sarà
considerato un bel risultato ma il team spera di
raggiungere i 5 metri, il tutto in un periodo di circa
40 giorni. Una volta terminate le operazioni attive,
InSight rimarrà assolutamente immobile per
compiere tutti i delicati rilevamenti in modo
indisturbato.
Probabilmente Insight non sarà una delle missioni
più spettacolari tra quelle inviate su Marte: gran
parte del suo tempo sarà speso in assoluta
immobilità, per non generare rumore né alcun tipo
di disturbo alle delicate misurazioni compiute dai
suoi strumenti. Ciononostante, questa missione
costituisce un vero e proprio inedito e i risultati
che ne deriveranno permetteranno non solo di
avere una nuova conoscenza su Marte e
specialmente della sua struttura interna, ma anche
di gettare nuova luce sul processo di formazione
ed evoluzione dei pianeti rocciosi del Sistema
Solare.
Sotto. Rappresentazione artistica della fase finale
dell’atterraggio del lander Insight: dopo aver frenato
la sua discesa nell’atmosfera marziana con un
paracadute, la fase finale sarà controllata con dei
retrorazzi in grado di far adagiare delicatamente la
sonda sulla superficie. Crediti: NASa/JPL

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