Il telescopio ASTRI – Horn d’Arturo è un prototipo
avanzato dei telescopi cosiddetti Small Size
Telescopes (SST), realizzato nell’ambito della
partecipazione INAF al Cherenkov Telescope
Array Observatory. Il design ottico di ASTRI – Horn
d’Arturo si basa su un’innovativa configurazione a
due specchi, particolarmente adatta agli scopi
dell’astronomia gamma con telescopi Cherenkov,
inizialmente ideata dagli astronomi Karl
Schwarzschild e André Couder già nella prima
metà del ‘900 per ottenere un grande campo di
vista (10 gradi in diametro). Lo specchio primario
di quattro metri è composto da diciotto segmentiesagonali, mentre lo specchio secondario, di circa
due metri, è monolitico.Abbiamo visto brevemente le caratteristiche di
questi telescopi, ma chi era Guido Horn d’Arturo e
perché gli è stato dedicato il telescopio ASTRI?Guido Horn nacque in una famiglia ebrea nel 1879
a Trieste, respirando lo stimolante ambiente
viennese del tempo, che influì sicuramente sulla
sua formazione, contribuendo a farlo diventare un
intellettuale mitteleuropeo dai molteplici
interessi.
La sua matrice ebraica influenzò
drammaticamente alcune delle sue successive
vicende personali e professionali, che noi oggi
conosciamo grazie alle numerosissime lettere che
scrisse nel corso della sua vita.
Il secondo cognome, d’Arturo, verrà aggiunto solo
durante la Prima guerra mondiale per evitare la
condanna austriaca per tradimento, ricordando il
nome del padre e la stella più luminosa della
costellazione del Boote.(^72) COELUM ASTRONOMIA
Il telescopio ASTRI - Horn d’Arturo. Sede osservativa “M.
C.Fracastoro”, INAF Osservatorio Astrofisico di Catania.
Località Serra La Nave, Catania.
Quando un fotone gamma colpisce
l’atmosfera e viene assorbito dall’aria,
emette un debole lampo di luce blu – la
radiazione Cherenkov appunto – la cui durata
è di pochi miliardesimi di secondo. È questa
luce, raccolta dagli ultrasensibili rilevatori di
cui sono muniti i telescopi ASTRI, a
permettere agli astronomi di ricostruire
l’immagine della sorgente gamma.