Coelum Astronomia - #228 - 2018

(Rick Simeone) #1

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La divulgazione, la seconda passione di Guido Horn


«Guido Horn d’Arturo ha avuto due grandi passioni:
il telescopio a tasselli e il periodico Coelvm,
entrambi frutto della sua genialità e della sua
cultura. [...] Il primo gli ha dato anche amarezze, il
secondo, invece, gli ha procurato molti amici», così
lo ricorda l’Ing. Giorgio Tabarroni dell’Università
di Bologna nelle pagine che ricordano Horn (“Un
insigne maestro”, Guido Horn d'Arturo e lo
specchio a tasselli, a cura di Marina Zuccoli-
Fabrizio Bonoli, Bologna, Clueb, 1999, p. 95-100).


A Torino, nel 1910, iniziò l'attività di divulgatore
che fu per lui importante quanto quella scientifica,
pubblicando alcuni articoli su una delle prime
riviste italiane di divulgazione astronomica, la


Rivista di Astronomia e Scienze affini della Società
Astronomica Italiana. Horn diede poi vita a due
iniziative editoriali con lo scopo di diffondere le
ricerche scientifiche bolognesi nell’ambiente
astronomico internazionale. Inaugurò la serie
delle Pubblicazioni dell’Osservatorio astronomico
universitario di Bologna nel 1921, e la rivista
Coelvm, fondata nel 1931, sotto gli auspici della
Società astronomica italiana, e da lui diretta per 35
anni, in cui molti suoi stessi lavori confluivano.
Coelvm rispose all'esigenza di un periodico di alta
divulgazione che fosse d'aiuto agli appassionati
nell'avvicinarsi all'astronomia, senza trascinare
questa a livelli corrivi e banali, in un'epoca in cui al
termine inglese popular astronomy l'italiano
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