Coelum Astronomia - #229 - 2019

(Ben Green) #1

(^116) COELUM ASTRONOMIA
meridiano vicino allo zenit. Così M 27, qui alta 43
gradi, da noi è qualitativamente superiore.
Mi piace fare queste comparazioni da diverse
latitudini. Si conferma la regola che più gli oggetti
sono alti, maggiore è la qualità osservativa anche
in contesti non proprio bui come i nostri.
Sono andato a dormire verso mezzanotte, più
tardi di quello che avevo preventivato,
soddisfatto di questa rassegna osservativa con il
Binodobson 24”. Ma prima di finire la sessione, gli
occhi sono andati su, verso lo zenit, dove in quel
momento transitava Marte. Che occasione! Non si
poteva ignorare, e sebbene lo strumento sia
concepito per il deep sky a medi e bassi
ingrandimenti, ho tradito questa “direttiva”. E non
mi sono pentito: mai visto un Marte così, con
dettagli fotografici dalla calotta polare alle
peculiarità interne!
A cena avevamo conosciuto gli astrofili presenti
nella farm, invitandoli tutti a fare osservazione da
noi. Già nel tardo pomeriggio, vedendo lo
strumento campeggiare in bella vista, si sono
aggirati nei pressi annusandolo come veri “canes
venatici”. Tra loro c’era anche un gruppo di
studenti con il loro insegnante in vacanza-studio.
Non potevamo non coinvolgere anche loro.
La temperatura di notte era costantemente di 10°
e l’umidità si attestava sul 30%, mentre di giorno i
gradi erano 30° e l’umidità al 20%. Il tutto si
traduce inevitabilmente in labbra secche, pelle
secca, muco nasale secco a cui si deve provvedere
con adeguati rimedi.
Ma di questa prima giornata posso affermare
felicemente che vi è stata una netta
predominanza del godimento della bellezza sulla
pesantezza del corpo che al contrario chiedeva il
giusto riposo!
È un’esperienza, sotto questo cielo e con questo
strumento, da fare in prima persona. Io posso solo
restituirne un frammento balbettante!
Sesta Notte
Sotto. Una parte della famosa ripresa del Telescopio Spaziale Hubble nota come “Ultra Deep-Field”: su uno
sfondo nero e buio emerge una sconvolgente quantità di galassie dalle forme e dai colori più diversi. Crediti:
NASA/ESA/HST
Notte strepitosa quella di sabato 8 settembre, qui
alla Tivoli Farm!
Non solo per la qualità del seeing e la trasparenza
del cielo, ma per il gran numero di oggetti
capitalizzati in visuale. Iniziando alle ore 20:30 e
terminando verso le ore 04:00, gli oggetti
osservati sono stati tanti.
È stata la notte più fredda: termometro a –3 gradi.
Ed è stata anche la notte in cui l’Sqm ha raggiunto
il picco di 22,15: un buio eccezionale, ancora
meglio della prima notte: mai visto prima!
Sapevo che nella Fornace c’è un ammasso di
galassie molto famoso, in cui il telescopio spaziale
Hubble ha ripreso la celeberrima “Ultra-Deep
Field”, la più profonda immagine dell’universo,
nella quale risultano galassie lontane 13 miliardi

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