Coelum Astronomia - #229 - 2019

(Ben Green) #1

http://www.coelum.com^161


orario di osservazione, che ci permetterà di non
fare le ore piccole per osservarla.

Lo scorso 16 dicembre, la cometa ha raggiunto la
minima distanza dalla Terra e l’abbiamo
osservata mentre transitava vicina alle Pleiadi, nel
Toro. Il 23 dicembre passerà a meno di un grado
da Capella, la stella Alfa dell’Auriga, che ci
permetterà di localizzarla con facilità.

La sua crescita di magnitudine, già arrivata fino
alla +4,5, potrebbe continuare fino forse alla terza
grandezza a fine dicembre. Un valore che
dovrebbe permetterci di osservarla senza grossi
problemi anche a occhio nudo. Sicuramente però
un piccolo binocolo ci permetterà una visione
molto soddisfacente.

Le comete del 2018


In fatto di comete, il 2018 si è movimentato nella
sua seconda metà e soprattutto negli ultimi mesi.
Si è infatti dovuto attendere luglio per veder
transitare una cometa “decente”, la C/2017 S3
PANSTARRS che, dopo qualche outburst, è arrivata
a brillare di una discreta ottava magnitudine prima
di sparire nella luce solare. La periodica 21P/
Giacobini-Zinner ha invece raggiunto il picco
luminoso in settembre avvicinandosi alla settima
magnitudine. Di lei resta in mente il bellissimo
passaggio nei pressi di M 35 avvenuto a metà di
quel mese.

In ottobre e novembre abbiamo avuto
l’opportunità di osservare a quasi quarant’anni dal
precedente passaggio, la 38P/Stephan-Oterma,
rimasta però confinata nel quasi anonimato di una
poco appetibile nona magnitudine.
In novembre ha fatto la sua breve comparsa
inaspettata la C/2018 V1 Machholz-Fujikawa-

Iwamoto, scoperta in incredibilmente in visuale da
Donald Machholz. Nella breve finestra temporale
concessaci dall’oggetto in pochi l’hanno vista,
prima dell’alba, correre veloce verso il Sole
raggiungendo la settima magnitudine.

Inaspettata non la cometa, in questo caso, ma la
luminosità raggiunta dalla 64P/Swift-Gehrels in
novembre, arrivata a un’imprevista ottava
magnitudine che l’ha resa osservabile molto più
facilmente del previsto.

E infine eccoci all’arrivo della 46P/Wirtanen,
indubbiamente la regina del 2018 che in dicembre
ha messo in scena il suo show. Un’“astro
chiomato” capace di dare quel fremito che da
tempo mancava nel mondo delle comete,
raggiungendo magnitudine +4,5 e con essa la
visibilità ad occhio nudo (seppure al limite).

Le comete del 2019


Si riparte da dove avevamo lasciato, cioè con la
46P/Wirtanen, ancora molto luminosa in gennaio,
discretamente brillante in febbraio e ai saluti a
marzo. Poi il deserto, tanto che per trovare
qualcosa di interessante dobbiamo fare un salto
fino alla fine del 2019 quando la C/2017 T2

PANSTARRS dovrebbe raggiungere la... nona
magnitudine. Non ci resta che sperare che il 2019
ci riservi molto più di quel che sta scritto sullo
scarno menu. Magari quella “cometona”
profetizzata da qualcuno che manca dai nostri cieli
da oltre due decenni...
Free download pdf