Coelum Astronomia - #229 - 2019

(Ben Green) #1

170 COELUM ASTRONOMIA


Guida all'osservazione
A sud del mare Nubium
La terza e principale
proposta di questo mese,
nella serata del 15
gennaio ci porterà a
osservare la regione
lunare situata
immediatamente a sud
del mare Nubium
delimitata a est dal
cratere Deslandres, a sud dai
crateri Tycho e Longomontanus e a ovest dalla

Palus Epidemiarum e dal Lacus Timoris, col nostro
satellite in fase di 9,6 giorni (Colongitudine 24,3°;
frazione illuminata al 64%), a un'altezza iniziale di
+43° e visibile per tutta la serata culminando in
meridiano alle 19:28 a +55°, e andando poi a
tramontare la notte seguente.

Per individuare la regione oggetto delle nostre
osservazioni basterà orientare il telescopio sul
bordo meridionale fra l'inconfondibile grande area
scura del mare Nubium e il cratere Tycho.

Il Cratere Pitatus


Ci troviamo su una vasta porzione dell'altopiano
meridionale della Luna e considerata la notevole
craterizzazione di questa regione lunare ci
limiteremo alle principali strutture.
Iniziando pertanto dal bordo meridionale del
mare Nubium, la struttura che maggiormente
attira l'attenzione è senz'altro Pitatus, un vasto
cratere con diametro di 100 km la cui origine
viene fatta risalire al Periodo Geologico
Nectariano (3,9 miliardi di anni fa). La cerchia
delle pareti intorno a questo grande cratere si
presenta in gran parte gravemente danneggiata, a
causa dei successivi impatti meteoritici che ne
modificarono l'originaria struttura. Infatti, ad
eccezione dei segmenti a nordovest e sudest,
degli antichi bastioni rimane ben poco, veri e
propri spezzoni residui notevolmente irregolari e

discontinui intervallati da numerosi avvallamenti,
fenditure e cosparsi da crateri di vario diametro.
Tra questi citiamo Pitatus-H di 15 km situato sul
bordo ovest, Pitatus-R e Pitatus-A, entrambi di 7
km, oltre a Pitauts-D di 10 km, situati lungo il
bordo meridionale del cratere, mentre sul lato
orientale osserveremo Pitatus-G di 18 km oltre a
vari piccoli craterini. Infine, sul lato nord, al
confine col mare Nubium, il cratere Pitatus-C con
diametro di 12 km. Osservando la platea
noteremo come questa si presenti notevolmente
liscia e con la medesima colorazione scura del
vicino mare Nubium, antiche testimonianze di una
intrusione di materiale lavico nell'originario
cratere attraverso le numerose fenditure presenti
sul fondo.

Le Rimae Pitatus


In posizione lievemente decentrata verso
nordovest si innalza per circa 900 metri un doppio
rilievo montuoso con la sommità arrotondata,
mentre alcune basse colline si potranno osservare
sparse nella platea, in modo particolare a est e
ovest. Lo spettacolare e imponente sistema di
solchi, noto come Rimae Pitatus, può
indubbiamente essere considerato a pieno titolo

come la principale e più evidente peculiarità di
questa vasta struttura lunare. Infatti, con uno
sviluppo complessivo di almeno 200 km, questi
imponenti solchi sono presenti lungo l'intera
circonferenza interna del cratere, anche con vari
segmenti paralleli, come possiamo osservare al
telescopio lungo i bordi est e sudest, oppure con
numerose ramificazioni (bordo nord-nordovest).
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