Coelum Astronomia - #229 - 2019

(Ben Green) #1

(^172) COELUM ASTRONOMIA
Altrettanto interessante è il segmento (a sua volta
con ramificazioni minori) che collega la parete
sudovest al gruppo montuoso centrale.
Un dettaglio da non sottovalutare è costituito
dalla differente larghezza delle Rimae Pitatus.
Per l'osservazione di questo sistema di solchi
viene indicato uno strumento riflettore di almeno
500 mm di diametro, mentre posso
tranquillamente affermare che le Rimae Pitatus
sono state riprese in alcune mie immagini (come
molto probabilmente anche da parte di tanti altri
astrofili con i loro strumenti) col telescopio
Maksutov Rumak di 255 mm F20. La vera "sfida"
riguarda i più sottili segmenti come, ad esempio,
quello che dal rilievo centrale si dirige verso
sudovest. Ma, come già ricordato in tanti altri
articoli, a prescindere dalle indicazioni ufficiali,
tutto dipenderà dalle condizioni del seeing della
serata in cui andremo a scandagliare le strutture
lunari.
Il limite minimo di "500 mm" non deve escludere
a priori nessun altro strumento dall'osservare le
Rimae Pitatus, in modo particolare se si potrà
disporre di ottime quanto rare condizioni di
seeing. Anzi, si potrebbe trasformare tutto questo
in una vera e propria "sfida" per verificare
effettivamente quanti e quali segmenti delle
Rimae Pitatus, e con quali strumenti, gli astrofili
appassionati di osservazioni lunari riusciranno a
individuare visualmente o riprendere nelle loro
immagini. Photocoelum attende i vostri report
osservativi!

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