Gennaio è stato il mese dell'anno che ha visto –
forse – la soluzione al mistero dell'origine di un
fenomeno molto sfuggente e ancora
sostanzialmente misterioso, quello dei Lampi
Radio Veloci o Fast Radio Bursts (FRB). In
particolare, al centro della scena e delle
attenzioni di un team di ricercatori guidati da un
giovane astrofisico italiano, Daniele Michilli, è
stato il lampo FRB catalogato con il codice
121102 , l’unica sorgente di fast radio burst
nell’universo conosciuto che si ripete.
In generale i lampi radio veloci sono talmente
brevi che l'unica speranza di poterne osservare
uno è completamente affidata alla fortuna, non
potendo prevedere in anticipo la loro origine. Ma,
visto che FRB 121102 si ripete, il team di
ricercatori ha sfruttato il grande radiotelescopio
di Arecibo (Porto Rico), con la sua grande antenna
da 305 metri di diametro per catturare il
particolare fenomeno. E la prontezza del team è
stata premiata, ricavando dei dati che hanno
permesso di trovare la "pistola fumante", ossia di
tracciare un identikit dell'origine dell'FRB: si tratta
con buona probabilità di una stella di neutroni –
probabilmente una magnetar – immersa in un
campo magnetico estremamente intenso.
Secondo la teoria di Michilli, potremmo trovarci di
fronte a una stella di neutroni in orbita attorno a
un buco nero supermassiccio, una esotica
configurazione – mai osservata prima – che
creerebbe le caratteristiche uniche rilevate nei
burst. La scoperta ha meritato il posto d'onore
nella copertina di Nature di gennaio 2018.
(^34) COELUM ASTRONOMIA
Gennaio: il mistero di FRB 121102
Crediti: Bill Saxton, NRAO/AUI/NSF;
Hubble Legacy Archive, ESA, NASA
La notizia su http://www.coelum.com/?p=69891