Il secondo mese dell'anno ha portato con sé alcuni
momenti davvero emozionanti per gli
appassionati di astronautica.
La prima emozione ce l'ha regalata la sonda New
Horizons: dopo il suo storico sorvolo del pianeta
nano Plutone, compiuto nel luglio del 2015, la
sonda si è addentrata a grandissima velocità verso
le remote regioni del Sistema Solare note come
Fascia di Kuiper. Ed è proprio qui che la navicella
della NASA ha infranto il record detenuto dalle
sonde Voyager, il record per una fotografia
scattata dalla maggior distanza mai raggiunta da
un velivolo umano. L'immagine è stata realizzata a
ben 6,12 miliardi di chilometri, quasi 41 volte la
distanza Terra-Sole, e dopo ben 27 anni dal
precedente record: il soggetto è l'ammasso
stellare NGC 3532 (Washing Well) e, per la verità,
è stata scattata il 5 dicembre del 2017. Ma, non
contento, il team della missione New Horizons ha
poi eseguito altri scatti, questa volta a due KBO,
ossia oggetti della fascia di Kuiper, 2012 HZ84 e
2012 HE85, per indagarne forma e dimensioni e
verificare se presentassero anelli o lune.
Un ottimo assaggio in preparazione dell'ormai
prossimo sorvolo del KBO "Ultima Thule" che
promette di stabilire nuovi record.
Addio Thomas Bopp
Gennaio ha purtroppo portato con sé anche un
triste notizia: dolorosa è stata per tutta la
comunità dei professionisti e degli appassionati di
astronomia la perdita dell'astronomo Thomas
Bopp, uno degli scopritori della famosa cometa
C/1995 O1 Hale-Bopp. Era il 5 gennaio quando
Bopp si spense, nella sua casa a Phoenix (USA).
Alan Hale, molto rattristato per la morte
dell’amico con cui ha condiviso la scoperta della
cometa, ha ricordato che i loro nomi, qualora ci
fossero ancora esseri umani sulla Terra, saranno
ricordati attorno all’anno 4393 quando la Hale-
Bopp dovrebbe fare ritorno.
Da parte nostra, ogni volta che rivedremo le
fotografie della Grande Cometa del 1997, ne
parleremo o ne sentiremo parlare, il pensiero
andrà anche a
Thomas Bopp,
che ha incarnato
il sogno di ogni
astrofilo legando
in modo
indelebilmente il
suo nome a
quella fantastica
cometa.
Leggi anche Hale-Bopp. La grande cometa nel
ricordo degli astrofili.
Febbraio: astronautica da primato
Un particolare di “Pale Blue Dot”.
Crediti: Nasa-JPL
La notizia su http://www.coelum.com/?p=85587
La notizia su http://www.coelum.com/news/in-
ricordo-di-thomas-bopp