Coelum Astronomia - #229 - 2019

(Ben Green) #1

(^54) COELUM ASTRONOMIA
Dicembre: dalle onde gravitazionali alla Voyager 2
Dicembre ha portato con sé un interessante passo
avanti per ciò che riguarda lo studio delle onde
gravitazionali. Se negli ultimi due anni le prime
rilevazioni del flebile fenomeno di distorsione
dello spazio-tempo hanno fatto notizia, per il
2018 non si può certo dire la stessa cosa. Eppure
la ricerca è andata avanti, ed ecco che nell'ultimo
mese dell'anno arriva il primo catalogo delle
rilevazioni di onde gravitazionali, un catalogo che
porta a 11 il numero degli eventi registrati,
rompendo quella barriera psicologica costituita
dalla decina. La notizia è arrivata direttamente
dagli scienziati della collaborazione LIGO/Virgo (il
trio di grandi interferometri laser utilizzati per le
rivelazioni), che hanno pubblicato online i risultati
delle analisi condotte durante le prime due
campagne osservative.
Questo ci dice anche che, se finora ogni
rivelazione costituiva un evento eccezionale,
adesso invece le onde gravitazionali sono
diventate routine. Non bisogna però fraintendere,
si tratta di un fenomeno fondamentale per la
nostra comprensione dell'universo, una nuova
freccia al nostro arco da scoccare contro
l'ignoranza. Semplicemente con questo catalogo
si dimostra che la rivelazione delle onde
gravitazionali è divenuta sistematica, è ormai un
fenomeno consolidato e si può passare dunque a
una analisi statistica, oltre che specifica sul
singolo evento. Si può ora passare all’affinamento
tecnologico e teorico, rendendo sempre più
concreta questa nuova branca della scienza
astronomica che prende il nome di "astronomia
gravitazionale".
«Il primo catalogo degli eventi di onde
gravitazionali», dice Giovanni Prodi, coordinatore
dei gruppi di analisi dati di Virgo, «è fondamentale
per il passaggio allo studio sistematico delle
sorgenti di onde gravitazionali. A pochi anni dalle
prime rivelazioni, abbiamo così iniziato a svelare le
caratteristiche dei buchi neri di massa stellare che
popolano l’universo».
Nel catalogo troviamo quattro nuovi segnali
gravitazionali, rispetto a quelli di cui abbiamo già
parlato: essi sono Gw 170729, Gw 170809, Gw
170818 e Gw 170823. In particolare, Gw 170729
costituisce, a oggi, la sorgente di onde
gravitazionali più potente e distante mai
osservata, mentre Gw 170818 è il primo segnale
rilevato anche dall'interferometro italiano Virgo.
Concludiamo l'anno con un nuovo evento storico
per l'astronautica e l'esplorazione dello spazio:
per la seconda volta nella storia dell’umanità, un
oggetto terrestre raggiunge lo spazio interstellare.
La sonda Voyager 2, dopo la sonda gemella
Voyager 1 che aveva raggiunto questo traguardo
nell’agosto del 2012, è uscita dall’eliosfera, la
regione di spazio popolata da particelle e campi

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