Professional Photoshop N.35 — Gennaio-Febbraio 2017

(coco) #1

INCONTRIAMOLI //


24 Professional Photoshop


Biagio Di Stefano


A


rt director freelance, Biagio Di Stefano
si occupa di progettazione grafica a
360 gradi con una specializzazione in
brand & corporate Identity, advertising,
Illustrazioni, mobile app & user interface e
molto altro lavorando con agenzie e clienti
top a livello nazionale e internazionale e con
agenzie di settore in tutta Italia. Da anni ha
una relazione molto stretta con l’universo
Adobe: è Certified Instructor per i software
Photoshop, Illustrator, Muse, Flash, Premiere
Pro, Encore e Acrobat Connect Pro. È stato
docente all’Università di Napoli. Insomma,
una vita professionale molto intensa che ne fa
un esempio di eccellenza made in Italy.

Biagio, facciamo un po’ di amarcord:
quando hai elaborato la prima immagine?
Sono passati molti anni, forse quasi venti, ma ricordo quel periodo
con molto piacere. Come appassionato sia di fotografia che di
illustrazione iniziai ad utilizzare, da autodidatta, in primis Photo-
shop, versione 5, poi Flash e Illustrator. Non ricordo sinceramente
la primissima immagine che ho elaborato ma di sicuro riguardava
foto che io stesso scattavo per diletto. Subito dopo ho seguito
corsi e workshop per approfondire l’argomento, viaggiando spesso
per questo motivo. Fino a diventare Adobe Certied Expert prima e
Instructor poi dal 2009.

Dal packaging design allo sviluppo delle user interface
Biagio Di Stefano, insieme al suo staff, offre servizi di digital imaging a trecentosessanta gradi

Brand image ed elaborazione grafica per marchio
Made in Wood.

Campagna promozionale per la start-up di una
catena di gelaterie in franchising.

Retouching fotografico e packaging design
per una nota azienda dolciaria.

“POCHI SONO CAPACI DI SEMPLIFICARE!”


Cosa è cambiato nelle professioni imaging
da allora a oggi?
Sono cambiate moltissime cose a mio avviso.
Intanto sono migliorati, e non di poco, gli
strumenti a disposizione del designer e del
post-produttore. Photoshop, ad esempio, si è
ampliato in modo esponenziale e ha migliorato
diversi aspetti che facilitano il compito all’uten-
te, impensabili fino a pochi anni fa. Mi riferisco,
ad esempio, alle nuove funzionalità del filtro
fluidifica, ma anche all’esportazione delle
risorse per il web e all’avvento del 3D. Senza
dimenticare caratteristiche meno appariscenti
ma fondamentali, come i livelli di regolazione e
gli oggetti avanzati. Il mercato dell’imaging, e
della grafica in generale, oggi è sicuramente più
saturo: sembra che molte persone siano
interessate all’argomento anche perché permet-
te maggiori sbocchi professionali. Inoltre l’universo tecnologico
legato a smartphone, tablet e alle relative app ha rivoluzionato
tutto, consentendo anche a meno esperti di cimentarsi con il
retouch. Superfluo dire che c’è un enorme differenza tra un vero
professionista e un improvvisato. Credo che, in merito a questo
argomento, calzi a pennello una frase di Bruno Munari che amo
particolarmente: “Tutti sono capaci di complicare, pochi sono
capaci di semplificare. Per semplificare bisogna togliere. E per
togliere bisogna sapere cosa togliere”.

Foto di ©Giuliano Monni
Free download pdf