Professional Photoshop N.37 — Maggio-Giugno 2017

(nextflipdebug2) #1

22 Professional Photoshop


Passione glamour


S


fruttando un’area di posa di quasi 200 metri
quadrati, Vincenzo e Amedeo hanno cercato
di passare ai partecipanti il maggior numero
d’ informazioni possibili per affinare la propria cono-
scenza tecnica, con lo scopo di far capire innanzitut-
to l’importanza degli elementi creativi, ossia di quei
piccoli trucchi che permettono di trasformare una
foto “qualsiasi” in qualcosa di originale e che non si
trova nei manuali.
Per farlo, hanno messo a punto diversi set, alcuni
ambientati nell’ampio limbo (100 m^2 ) messo loro a
disposizione dagli M8 Studios, altri sfruttando alcuni
elementi scenici come un vecchio pianoforte, un
grande divano “a L” e una bellissima moto Harley
Davidson.
Naturalmente, a ognuno di questi allestimenti è
corrisposto un esercizio tecnico preciso, scelto per
lavorare essenzialmente sulla gestione del movimen-
to e sulla composizione: due fattori chiave per
realizzare ritratti creativi e immagini glamour.
Vediamoli più da vicino.

Via col vento
La giornata è cominciata con un classico dei set di moda, la
wind machine, meglio nota come “macchina del vento”, usata in
abbinamento a due semplici veli di tulle. L’obiettivo era quello
di realizzare una fotografia “diversa” dal classico ritratto di
studio, imparando a gestire un elemento, i veli in movimento,
controllabile solo parzialmente. Infatti, posizione e potenza
della wind machine a parte, variando messa a fuoco e diaframmi
si ottengono immagini molto diverse tra loro, lasciando così
al fotografo l’onere di scegliere quella che meglio si adatta alla
propria visione. Una tecnica semplice su cui si è lavorato anche
senza l’ausilio della macchina del vento, lanciando letteralmente
in aria i veli e chiedendo ai partecipanti di congelarne la caduta
a piacimento all’interno di ciascuna inquadratura.

SET #1


Salta che ti passa
Sempre per imparare a gestire il movimento, è stato allestito
un secondo set utilizzando due Arri (luce continue) che
illuminavano la modella mentre saltava,proiettando l’ombra
sul limbo. Abbiamo chiesto ai partecipanti di realizzare una
composizione che giocasse proprio tra le due figure nella
fase di salto. Un esercizio finalizzato alla scelta dei tempi così
come alla prontezza e al colpo d’occhio, fattori chiave anche
in studio, sebbene si tenda spesso a credere erroneamente il
contrario. Come per gli altri set, anche questo ha permesso di
spiegare come gestire al meglio l’illuminazione e i concetti di
potenza, direzione e geometria.

SET #2


Foto di Luca Di Gennaro

Tra gli accessori
che possiamo
trovare in uno
studio professionale
c’è questo
apparecchio
che simula l’effetto
del vento, con
intensità variabile
secondo le nostre
esigenze.

WORKSHOP //

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