INCONTRIAMOLI // Face to face con i maestri
30 Professional Photoshop
1802 App
Editoria digitale
mobile
Alcune delle App
sviluppate da Matteo
Discardi sono disponibili
gratuitamente nel sito
1802.it.
Matteo ha curato
lo sviluppo sia
della struttura
dell'applicazione, scritta
in AppleScript, che
delle icone e del design
dei dischi virtuali di
distribuzione.
La grafica è stata
progettata e iniziata in
Illustrator e poi rifinita
con Photoshop.
Grazie ad importanti
Patnership con alcuni
dei più famosi sistemi
di pubblicazione oggi
sul mercato, 1802 è oggi
una realtà di riferimento
in Italia per la creazione
e l'assistenza di App
dedicate al mercato
editoriale.Un'intensa attività di formazione
Alcuni dei poster che pubblicizzano i corsi di Photoshop (e di altre materie) tenuti da Matteo Discardi utilizzanobe creare dei prodotti originali dal nulla, come
vedo fare ad alcuni colleghi ma non è nel mio Dna.
Io sono come un cerotto che quando tutto è finito
si toglie e sparisce.
Ciònonostante, considerata la risposta del pubblico
e l’hype che si è creato, credo che i “Dieci Piccoli
Indiani” siano forse il progetto che mi ha dato più
soddisfazione. Nato come un prodotto dell’ultimo
minuto, si è trasformato in un veicolo fantastico
per incontrare gente e rendermi protagonista in
molte edizioni della fiera italiana dedicata all'ima-
ging, PhotoShow, in collaborazione con Ascofoto,
che mi ha supportato nell’operazione.Se dovessi citare un momento fondamenta-
le per il tuo percorso professionale...
L’acquisto del primo Mac, contro il parere di molti,
perché verso la metà degli Anni '90 non era così
comune come oggi. Poi il trasferimento a Milano,
appoggiato dalla mia ragazza, ora mia moglie, e di
mettermi in discussione davanti a un mercato che
era, ed è ancora oggi, il più difficile in Italia. Però
non voglio essere frainteso: non è necessario
acquistare un Mac o abitare a Milano per fare bene
questo lavoro, è che fare simili scelte ha inciso sul
mio modo di pensare, di vedere le cose, di approc-
ciarmi a questo settore. Abitare a Milano poi aiuta
perché qui si conosce gente e, nonostante un
ambiente sempre più digitale, la stretta di mano è