Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1

222 l Bambini che ricordano altre vite


che le menti che ora abitano alcuni esseri umani, nelle vite precedenti, fossero
appartenute a degli animali; gli lndù ed i Buddisti credono in questa possibilità,
di cui parlerò più diffusamente nel prossimo paragrafo.
Pur volendo dar credito alla prima di tali possibilità - quella che vi sia
un'uguaglianza numerica fra le menti ed i corpi fisici - non vi è bisogno di rifiu­
tare l'idea della reincarnazione soltanto perché negli ultimi due secoli si è verifi­
cato un notevole aumento demografico.
La valutazione piuttosto approssimativa del numero di esseri umani che
hanno abitato la terra fino ad oggi, ammonta a circa otto miliardi (2). Ciò ci indu­
ce a pensare che ognuno dei cinque miliardi di esseri oggi esistenti sulla terra ab­
bia avuto, di media, ben sedici incarnazioni; questo calcolo presume anche che
l'intervallo fra una vita e l'altra abbia avuto una lunghezza determinata, laddove
è invece più verosimile che questo abbia subìto delle più o meno evidenti flut­
tuazioni. In alcuni periodi si possono essere incarnate poche menti, mentre un
numero maggiore di esse esisteva solo allo stato disincarnato, in attesa cioè di
prendere un corpo o addirittura sperando di non averne uno.
Se potessimo prendere i casi studiati come rappresentativi di un'intera po­
polazione, si potrebbe pensare che il ritmo della reincarnazione non vada au­
mentando nel tempo. Come ho spiegato nel capitolo 4, l'intervallo fra la morte e
la presunta rinascita varia ampiamente, ma l'intervallo medio registrato su 616
casi si aggira attorno ai quindici mesi. Tuttavia, vi sono diverse ragioni per cui ta­
li casi non possono venire estesi ad un'intera popolazione, fra cui, come ho già
detto in precedenza, l'alta incidenza di morti violente rilevate fra le personalità
precedenti dei soggetti presi in esame. Un'altra ragione è questa: il breve inter­
vallo di tempo riscontrato fra la morte e la presunta rinascita può aver contribui­
to allo sviluppo dei casi stessi. Nelle analisi svolte finora, non abbiamo riscontra-

Informazioni a proposito della duplicazione o delle reincamazioni multiple fra gli lgbo, possono es­
sere trovate in un mio studio sulla loro credenza nella reincarnazione (Stevenson, 1985).
A volte gli informatori dei casi, soprattutto fra gli lgbo, citano dei particolari eventi per supportare il
concetto di scissura dell'anima. Ad esempio, mi hanno spesso fatto conoscere dei bambini che si dice sia­
no la reincarnazione di una stessa personalità deceduta. Fra gli lgbo, la personalità deceduta figurante in
un simile caso di reincarnazione multipla, è quasi sempre stata una figura di rilievo, cosicché i suoi di­
scendenti ed i membri collaterali della sua famiglia potrebbero desiderare che si reincarnasse fra di loro.
Questa aspirazione potrebbe contribuire ad alimentare l'idea secondo cui tale personalità si sarebbe rein­
camata in parecchi bambini. Il mio esame di alcuni di tali casi suggerisce che un solo bambino finisce
sempre per fornire delle evidenze molto più consistenti rispetto agli altri candidati. Gli lgbo sembrano
accettare che un bambino sia la reincarnazione di una particolare persona su basi molto più superficiali
rispetto a quanto avviene in altre culture. Alcuni casi lgbo possono svilupparsi per auto-inganno, come
nel caso della reincarnazione in Turchia del Presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy, che ho citato
nel capitolo 6.
La presenza di molti candidati che asseriscono di essere la reincarnazione di una particolare perso·
nalità deceduta, lascia senza risposta il problema secondo cui, l'anima o la mente, possano o non possano
duplicarsi o scindersi. (Questi due concetti sono piuttosto diversi l'uno dall'altro).
(2) Quante persone sono vissute sulla T erra?
Altrove (Stevenson, 1974a), ho esposto parecchie differenti stime a proposito del numero di persone
finora vissute sulla Terra e ho fatto riferimento alle pubblicazioni originali da cui tali stime sono state
tratte. Comunque, in quello studio valutai che il numero di ·anni passati dall'apparizione dei primi omini­
di si aggirava fra 600.000 e 1.600.000, ma queste cifre sono estremamente inferiori a quelle che vengono
accettate attualmente. Delle stime più recenti fanno risalire questa apparizione a 4-5 milioni di anni fa, se
non addirittura precedentemente.

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