National Geographic Italy - 11.2019

(Tina Meador) #1
Allieve e allievi
della Scuola militare
Nunziatella durante
la prima colazione
nell’edificio storico
che ospita l’istituto
dalla sua fondazione.

PAGINA A FIANCO

Due allieve della
Nunziatella nei bagni
dell’istituto, dove
maschi e femmine
dormono in camerate
separate.

cile. Purché ovviamente si resti all’interno dell’organizzazione che, come è


immaginabile, non ama molto la pubblicità su questi temi.


Il bilancio, insomma, può dirsi positivo, anche se resta un aspetto contro-

verso: le donne sono ancora poche. Appena il 5 per cento complessivamente


tra truppa e ufficiali, con variazioni minime fra Esercito, Carabinieri, Marina


e Aeronautica, l’arma in cui sono meno presenti.


«Beh, è vero, io stessa quando vado in giro in divisa trovo ancora persone

che si meravigliano», continua Vinciguerra. «Ancor di più quando vedono il


mio grado, però ricordo anche le signore che ci fecero un applauso davanti a


un bar di Roma vent’anni fa, quando eravamo appena arruolate».


Erano in quattro quel giorno, le prime quattro. Assieme a Vinciguerra c’era

anche Valeria Gianandrè, abruzzese, una missione in Afghanistan nel 2006, che


oggi comanda la terza sezione cine foto e tv dello Stato Maggiore dell’Esercito,


anche lei con il grado di tenente colonnello. «Ero una di quelle che a 16 anni


avevano scritto alla Difesa perché volevono fare il servizio militare», ricorda.


«Non mi risposero, ma nel febbraio del 2000, appena approvata la legge, mi


scrissero chiedendomi se ero ancora intenzionata a entrare nelle forze armate.


Dopo 18 anni si erano ricordati di me! Io lavoravo già, facevo l’insegnante, mi


piaceva tanto, ero sposata. Ma dopo averci pensato e ripensato ho deciso. A


settembre invece di presentarmi a scuola andai a Torino per il corso ufficiali.


Non mi sono mai pentita». j


DONNE SOLDATO 133
Free download pdf