Internazionale - 01.11.2019

(Ron) #1
SPAGNA
Il trasloco
di Franco

Il 24 ottobre i resti del dittatore
Francisco Franco sono stati
esumati dal monumento fune-
bre del Valle de los caídos, co-
struito dal suo regime per acco-
gliere le vittime della guerra ci-
vile spagnola, e sono stati se-
polti in un cimitero vicino. Il
trasferimento, che le vittime
della dittatura chiedevano da
anni, era stato annunciato dal
premier socialista Pedro Sán-
chez nel 2018, ma era stato ri-
mandato più volte a causa dei
ricorsi presentati dalla famiglia

di Franco. La Razón accusa
Sánchez di aver ordito questa
“manovra propagandistica” in
vista delle elezioni del 10 no-
vembre. Secondo il quotidiano
conservatore, però, “il cadavere
del Caudillo non sembra aver
mobilitato gli elettori, che han-
no già deciso in base ad altre
priorità”. Gli ultimi sondaggi
danno i socialisti in leggero ca-
lo, mentre salgono il Partito po-
polare e l’estrema destra di Vox,
soprattutto a causa del riaccen-
dersi delle tensioni con gli indi-
pendentisti catalani. Se fossero
confermati, il risultato più pro-
babile sarebbe nuovamente un
parlamento senza una maggio-
ranza chiara.

“Il parlamento ha finalmente sbloccato lo stallo sulla
Brexit, votando a favore di elezioni anticipate che si
terranno il 12 dicembre”, scrive il Guardian, in quella
che sarà “la sfida politica più imprevedibile nell’arco di
generazioni”. La legge sul voto anticipato, presentata dal
premier conservatore Boris Johnson, è stata appoggiata
dal leader del Labour, Jeremy Corbyn, ma molti deputati
laburisti non hanno partecipato al voto o hanno votato
contro. Si sono astenuti i liberaldemocratici e i
nazionalisti scozzesi. A questo punto, con la scadenza
della Brexit posticipata al 31 gennaio 2020, i partiti hanno
cinque settimane per la campagna elettorale, che ruoterà
inevitabilmente intorno all’uscita dall’Unione europea.
“Johnson ha scommesso sul voto”, scrive il Times, “nella
speranza che gli elettori riterranno l’opposizione
responsabile per la mancata attuazione della Brexit e per
aver condannato il paese ad altri mesi di incertezza”. u

Regno Unito


La Brexit alla prova del voto


GERMANIA
Estrema destra
in crescita

Dopo gli ottimi risultati ottenu-
ti alle elezioni in Brandeburgo e
Sassonia il 1 settembre, il 27 ot-
tobre Alternative für
Deutschland (Afd) ha più che
raddoppiato i suoi elettori in un
altro stato dell’ex Germania
est, la Turingia. Anche in que-
sto caso il partito di destra, il
cui candidato Björn Höcke (nel-
la foto) aveva suscitato forti po-
lemiche per le sue affermazioni
sul nazionalismo e sul passato
nazista, si è affermato come se-
conda forza politica. Al primo
posto si è confermata la Linke
(sinistra), ma la coalizione loca-
le formata con i socialdemocra-
tici e i verdi ha perso la maggio-
ranza e dovrà ricorrere al soste-
gno dei cristianodemocratici
(che hanno perso l’11 per cento
dei voti) o dei liberali. “Il voto
in Turingia ha nuovamente
smentito lo stereotipo secondo
cui l’Afd rappresenta soprattut-
to gli elettori più anziani”, nota
la Süddeutsche Zeitung: il
partito è stato infatti il più vota-
to da tutte le fasce d’età tranne
gli ultrasessantenni, che hanno
preferito la Linke.

EmmAnUELE ConTInI (nUrPHoTo/GETTy)


LETTONIA
Giovani
cittadini

Cambia la discussa disciplina
sulla cittadinanza. Il 17 ottobre il
parlamento ha infatti approvato
una legge che attribuisce auto-
maticamente la cittadinanza a
tutti i nati in Lettonia da genitori
cosiddetti non cittadini, cioè so-
prattutto uomini e donne della
minoranza russa arrivati nel pa-
ese durante gli anni dell’Unione
Sovietica. Si tratta di persone
che non hanno ricevuto la citta-
dinanza lettone dopo il 1991 e
che non hanno completato il
processo di naturalizzazione. Fi-
nora i loro figli potevano diven-
tare cittadini solo su esplicita ri-
chiesta dei genitori. “Possiamo
finalmente dire che la fase della
transizione è finita”, scrive
Neatkarīgā. “Il prossimo passo
dev’essere la totale eliminazio-
ne dello status di non cittadini
per tutti, adulti e bambini”.

IN BREVE
Belgio La liberale francofona
Sophie Wilmes è stata nominata
premier per sostituire Charles
michel, prossimo presidente del
consiglio europeo. Wilmes, 44
anni, è la prima donna premier
del Belgio. Guiderà un governo
provvisorio in attesa che si
sblocchino i negoziati tra i parti-
ti cominciati dopo le elezioni di
maggio.
Croazia La Commissione euro-
pea ha dichiarato che la Croazia
è pronta per entrare nell’area di
libera circolazione di Schengen.
La decisione dovrà essere ap-
provata dal Consiglio europeo.

Risultati delle elezioni in Turingia

Die Linke (sinistra)
Afd (destra)
Cristianodemocratici
Socialdemocratici
Verdi
Liberaldemocratici
Altri
x

The Daily
Telegraph
Elezioni di natale

The Scotsman
Johnson ottiene le sue
elezioni sulla Brexit

The Independent
Ci siamo: le elezioni
della Brexit

Area Schengen
Paesi
candidati

31,0
23,4
21,8
8,2
5,2
5,0
5,4

28,2
10,6
33,5
12,4
5,7
2,5
7, 1

Voti
2019, %

Voti
2014, %

Europa

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