la Repubblica - 09.11.2019

(Brent) #1
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di Leonetta Bentivoglio

Esistono in arte alcune rare storie di
successo che non si fanno affossare
dai passaggi delle mode, anzi: nel
tempo si approfondiscono grazie a
intrecci con dimensioni artistiche
complementari e diverse. È il caso
della vicenda pluridecennale delle
due sorelle francesi Katia e Marielle
Labèque, pianiste acclamate per
brillantezza tecnica, repertorio su-
per-eclettico, affiatamento poetico
e virtuosismi a quattro mani. Signo-
re bellissime anche oggi, nella loro
piena maturità (sono nate entrambe
a inizio anni 50), le Labèque spazia-
no dalla musica barocca alla con-
temporanea, lanciandosi pure in
progetti di jazz, pop, rock e world
music. «Nel nostro primo recital a
Parigi eravamo due bambine», ricor-
dano. «Suonavamo Bartók e Mes-
siaen all’Espace Cardin, davanti a
un pubblico stupefatto dalla nostra
precocità. La fama ci investì in segui-
to all’incisione di Rhapsody in Blue
di Gershwin che vendette cinque-
centomila copie e fu uno dei primi
dischi d’oro della classica».
Le due inseparabili sorelle si esibi-
scono nelle sale più importanti del
mondo, sono ospitate dalle più cele-
bri orchestre internazionali e hanno
collaborato con campioni della com-
posizione quali Thomas Adès, Lucia-
no Berio, Pierre Boulez, Philip Glass

e György Ligeti. Il New York Times l e
ha definite di recente “the best pia-
no duo in front of an audience to-
day”. Hanno fondato una loro eti-
chetta discografica, la KML Recor-
dings, e fanno tournée in continua-
zione. Ora giungono a Roma con un
programma molto originale. All’Au-
ditorium Parco della Musica, per il
Romaeuropa Festival in collabora-
zione con l’Accademia di Santa Ceci-
lia, propongono domani sera il “Mi-
nimalist Dream House Quartet”, in
cui si uniscono a loro personaggi co-
me Bryce Dessner, chitarrista e fon-
datore della rock band americana
The National, e David Chalmin, “re-
cording engineer” massimamente
creativo che spazia dalla classica al-
le avanguardie. La formazione, che
include due pianoforti, due chitarre
e sound elettronico, presenta pezzi
commissionati a Max Richter, David
Lang, Timo Andres, Caroline Shaw e

Thom Yorke. Quest’ultimo è il front-
man del gruppo inglese Radiohead,
e a Roma portano il suo primo brano
“classico”, Don’t Fear The Light: «Lo
ha fatto apposta per noi», sottolinea
Katia Labèque, la quale crede molto
nel genio anticonformista di Yorke,
che non sa leggere né scrivere la mu-
sica: «Non ha mai voluto imparare,
temendo che la scrittura tradiziona-
le irrigidisse le sue opere. Inventa
sulla tastiera, registra e David Chal-
min trascrive il tutto. Crea una musi-
ca straordinariamente immaginati-
va che mescola strumenti acustici
ed elettronica».
L’idea della serata consiste nell’e-
dificare un ponte tra la classica con-
temporanea e il rock, mostrando co-
me molta musica attuale affondi le
sue radici nei maestri del minimali-
smo. Infatti nella ricca scaletta com-
paiono – per segnalare eredità e pa-
rallelismi - anche i lavori di due mini-
malisti storici come Steve Reich
(Electric Counterpoint) e Philip
Glass (Four movements). «Ascoltan-
doli nel contesto di questo concer-
to», sostiene Katia, «il pubblico po-
trà cogliere l’influsso che il minima-
lismo ha avuto su altri tipi di musi-
ca, dal rock all’elettronica. Glass e
Reich hanno ispirato autori delle
nuove generazioni quali il giovanis-
simo Timo Andres e Bryce Dessner,
che è una vera forza vitale nel cam-
po della nuova musica».

lI leader dei Radiohead ha composto per le due sorelle stelle del pianoforte


Katia e Marielle Labèque


“Per noi ora Thom Yorke


scrive musica classica”


STEFANIA PAPARELLI

Tv Celentano, 15% di share con “Adrian”
Accoglienza tiepida per il ritorno in tv di Celentano: il suo Adrian s u
Canale 5 è stato visto da 3 milioni 869mila persone pari al 15,41%
(10,44% per la seconda parte con il cartoon). La fiction Un passo dal
cielo su Rai 1 ha ottenuto il 19,95% di share (4,4 milioni di spettatori).

Nello scorso gennaio la prima puntata di Adrian era stata vista da
5.997.000 spettatori pari al 21.9% di share, nel segmento
Aspettando Adrian, e 4.544.000 spettatori pari al 19.1% con il
cartone animato. La presentazione di Adrian aveva raccolto
6.268.000 spettatori e il 22.8% mentre l’ultimo segmento Adrian, il
Finale, aveva ottenuto 2.351.000 spettatori e il 12.1%

. Sabato,9 novembre^2019 pagina^41

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