RETROSCENA
PERSONAGGIO
DALL’INVIATO A FIRENZE
I
l terzo tempo della Na-
zionale è, spesso, una
partita che si gioca die-
tro le quinte. Un micro-
fono, le telecamere e le ri-
sposte: a turno è così, o me-
glio, dovrebbe essere così.
Non lo è quando gli umori
del campionato (o del mer-
cato) possono nascondere
trappole che, per i club, è
meglio evitare. Trappole, a
dire la verità, evitabili co-
me la storia insegna, ma
che, evidentemente, metto-
no chissà quali brividi. E al-
lora? La Figc usa il buon sen-
so, i club consigliano (im-
pongono) il silenzio e i ra-
gazzi si adeguano.
I timori delle società in crisi
Niente chiacchierata con An-
drea Belotti, ad esempio, ieri.
Un ribaltamento del copione
previsto perché il Toro è sì in ri-
presa, ma la strada è ancora
lunga, lunghissima prima di ri-
mettersi in equilibrio: campio-
nato e Nazionale si intreccia-
no, così il silenzio è d’oro per il
club granata e questa volontà
viene trasmessa al giocatore
in ritiro con una telefonata.
Belotti è solo un caso, l’ulti-
mo, di una lunga serie che,
verso la Bosnia e l’Armenia,
coinvolge i napoletani (il ca-
so ammutinamento ha impo-
sto il bavaglio e il bavaglio
non va tolto nemmeno per
parlare di Europei), in parte i
milanisti e chi, come Federico
Chiesa, si ritrova perenne-
mente sul mercato per sua
sfortuna o fortuna.
L’immagine della Nazionale
Il quartier generale dell’Italia
alle porte di Firenze non è, co-
sì, impermeabile agli umori di
stagione che, questa è la cosa
più importante, non vanno a
disturbare gli azzurri una vol-
ta sul terreno da gioco. Mette-
re, e accettare, il silenzio, pe-
rò, stride proprio con l’immagi-
ne di una Nazionale che attira
curiosità e sponsor e che vuo-
le, e deve, trasmettere immagi-
ni positive e messaggi: i club
dovrebbero capirlo prima di
intervenire da fuori.
Classifica e mercato si met-
tono di traverso e diventano i
primi avversari della comuni-
cazione. «Io al posto di An-
drea? Non mi sento una riser-
va (ride, ndr), anzi: la perso-
nalità, noi, dobbiamo metter-
la in partita e lo facciamo. Io
non so se un club chiama per
non far parlare il suo giocato-
re e, comunque, è il club che
ci paga e può dirci cosa fare e
non fare fuori dal campo...»,
sottolinea il laziale Acerbi.
Non dovrebbe essere così.
Non di certo con la tuta azzur-
ra addosso. G.BUC. —
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GIANLUCA ODDENINO
TORINO
S
arà l’aria di casa o la
voglia di dare l’assal-
to all’ennesimo re-
cord, ma quel ginoc-
chio dolorante che sembrava
limitarlo nell’ultimo periodo
è già un ricordo per Cristiano
Ronaldo. La fascia di capita-
no del Portogallo è pronta,
così come un posto in prima
fila nella sfida alla Lituania
che stasera può dare la quali-
ficazione all’Europeo ai cam-
pioni in carica: a Faro (ore
20.45 con diretta su Canale
20) l’attaccante juventino sa-
rà l’osservato speciale e non
solo perché alla squadra bal-
tica lo scorso settembre a Vil-
nius ha segnato 4 gol nel ro-
boante 5-1 finale. CR7 oltre
all’aggiornamento dei suoi
gol in nazionale, riparte da
quota 95 e nel mirino c’è sem-
pre il primatista assoluto Ali
Daei (109 con l’Iran), vuole
cancellare le polemiche nate
per quella fuga rabbiosa dal-
lo Stadium bianconero dopo
la mal digerita sostituzione
al 55’ di Juve-Milan. Mauri-
zio Sarri sarà un attento spet-
tatore televisivo, dopo aver
ripreso gli allenamenti alla
Continassa con i pochi super-
stiti (tra questi Higuain, Ra-
biot e Douglas Costa), ma sul-
le condizioni fisiche del pen-
ta Pallone d’Oro ci sono solo
rassicurazioni da parte dei
portoghesi. «Cristiano Ronal-
do è motivatissimo - ha spie-
gato ieri il ct Fernando San-
tos - e se l’ho convocato è per-
ché è tutto a posto. Sta bene e
giocherà contro la Lituania,
lasciandosi alle spalle le
chiacchiere che vengono
dall’Italia».
Santos: «Basta chiacchiere»
Il Portogallo alza un muro
per coccolare e proteggere il
proprio simbolo, senza tradi-
re un certo fastidio per quel
che è successo in questi gior-
ni. «Certe storie qui non devo-
no arrivare - ribadisce San-
tos - e lo stesso Ronaldo la-
scia perdere certe cose, visto
che è anche un eccellente
professionista: tutti lo sanno
e non capisco come possa es-
serci ancora chi discute uno
come lui. In troppi amano in-
ventare storie: ci sono milio-
ni di calciatori, ma certe
chiacchiere le fanno solo su
Cristiano. Il quale sta bene e
giocherà ed è questo ciò che
ci interessa». Figurarsi a
CR7, che in una recente inter-
vista a France Football aveva
dichiarato «dipendesse da
me giocherei soltanto le par-
tite importanti, ovvero quel-
le di Champions e quelle con
la Nazionale. Sono le gare
che mi motivano: si gioca per
un obiettivo, c’è un ambiente
difficile e tanta pressione». Il
Portogallo diventa così la mi-
glior medicina per guarire le
proprie ferite, anche quelle
dell’animo, in attesa di chia-
rirsi definitivamente con la
Juve, i compagni e lo stesso
Sarri. Tempo al tempo, ma
“prima il Portogallo”. —
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UN ALTRO EPISODIO DI RAZZISMO
LAPRESSE
GUGLIEMO BUCCHERI
INVIATO A FIRENZE
Mettere mano alla geopoliti-
ca del pallone non è, e non po-
teva essere, compito di un
cammino verso l’Europeo del
prossimo giugno arrivato a
180’ dal fischio finale. Itine-
rante e, soprattutto, con ven-
tiquattro squadre al via, la
manifestazione in giro per le
tredici città del continente la-
scerà ai margini poche delu-
se più o meno illustri. Comin-
ciando dai punti fermi, le sei
nazionali già qualificate: Ita-
lia, Belgio, Russia, Ucraina,
Spagna e Polonia. Di certo
non c’è altro, o c’è poco altro
perché anche fra le qualifica-
te resta aperta la corsa ad ar-
ricchire la classifica per vive-
re da teste di serie il sorteggio
in agenda l’ultimo giorno del
mese: agli azzurri, per essere
sicuri di finire fra le migliori
sei prime dei gironi, serviran-
no ancora almeno due punti.
L’Italia è l’unica, insieme al
Belgio, a non aver perso una
briciola per strada e il ct Man-
cini vola in Bosnia accompa-
gnato dalla suggestione di fa-
re 10, dieci successi di fila,
compresa un’amichevole del-
lo scorso anno, che lo issereb-
bero in cima alla speciale clas-
sifica di vittorie consecutive
davanti a Vittorio Pozzo.
Allargando l’orizzonte,
questi 180’ prima del traguar-
do delle gare di qualificazio-
ne racconta di una favola, già
a lieto fine anche se non do-
vesse trasformarsi in realtà:
ammesso ufficialmente alle
competizioni Fifa e Uefa solo
tre anni fa, oggi il Kosovo può
pensare di stupire ancor più
di quanto fecero piccole, pic-
colissime nazioni (Islanda ed
Albania) nell’edizione di
Francia 2016. Quante possi-
bilità hanno i ragazzi dello
svizzero Challandes di volare
ad Euro 2020? Una, bissare il
successo dell’andata anche a
domicilio, nella casa della Re-
pubblica Ceca questa sera e
non naufragare, poi, con l’In-
ghilterra domenica.
Pochissime chance
Kosovo meglio di Albania ed
Islanda. Islanda chiusa dalla
Francia (ed era prevedibile),
ma anche dalla Turchia (lo
era molto meno) e aggrappa-
ta a pochissime chance per
terminare nei primi due posti
il gruppo H. E Albania ancora
più sotto nello stesso raggrup-
pamento. L’oscar della più
bella sorpresa se lo aggiudica
di diritto l’Ucraina dell’ex mi-
lanista Shevchenko: un pari
in Portogallo al debutto e,
poi, solo successi all’insegna
di un gioco intenso e, a tratti,
spettacolare. Le finaliste del
Mondiale in Russia, Francia
e Croazia, hanno fatto bene,
ma non benissimo: male i
francesi nel doppio confron-
to con la Turchia (sconfitta e
pareggio), male i vicecam-
pioni del mondo in Azerbai-
gian (1-1).
Rifugio sicuro
Per le stelle Griezmann e Mo-
dric, quest’ultimo Pallone
d’Oro in carica ancora per po-
chi giorni, Francia e Croazia
dovranno rappresentare un
rifugio più sicuro di Barcello-
na e Real Madrid. All’Euro-
peo si arriverà senza una fa-
vorita, ma con i giochi aper-
ti. E a marzo verrà completa-
to il quadro delle partecipan-
ti con le quattro promosse ne-
gli spareggi della Nations
League: Kosovo, Islanda,
Galles, Serbia, Israele o Bo-
snia, fra le altre, potrebbero
trovarvi gloria. —
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Più Belotti di Immobile.
L’Italia che partirà, og-
gi, per la Bosnia (doma-
ni sera a Zenica la sfida)
vede in rialzo le quota-
zioni del capitano gra-
nata nel ballottaggio
aperto con Immobile
per il ruolo di numero
nove. La difesa azzurra
è confermata, con Flo-
renzi, Bonucci, Acerbi
ed Emerson, in mezzo
al campo Barella, Jorgi-
nho e, salvo ripensa-
menti, Zaniolo. Là da-
vanti, Belotti (o Immobi-
le) in mezzo, Bernarde-
schi (o Chiesa) a destra,
Insigne a sinistra: que-
ste le indiscrezioni che
arrivano da Covercia-
no. Dopo la tappa in Bo-
snia, la Nazionale si alle-
nerà a Venezia prima di
raggiungere Palermo
per la seconda, ed ulti-
ma, gara nel proprio gi-
rone di qualificazione
per gli Europei del
2020: gli azzurri hanno
centrato il pass già a me-
tà ottobre dopo l’ottava
partita vinta su otto di-
sputate. G.BUC.
EPA
Forza Nuova, striscione contro Balotelli allo Stadium
SKY COLLECTION
20:30
BASKET D
ITALIA-
REP. CECA
Ultimo caso la telefonata del Toro che ha imposto il bavaglio a Belotti
Tacciono anche i giocatori del Napoli, in parte quelli del Milan e Chiesa
Il ritiro azzurro con il silenziatore
Dai club il divieto di intervista
“Chi ci paga può ordinarci cosa fare”
Andrea Belotti, 25 anni
GIRONE H
Turchia
Francia
Islanda
Albania
Andorra
Moldavia
19
19
15
12
3
3
Partite da disputare
% di qualificazione
Francia
Turchia
Islanda
95%
85%
20%
Turchia-Islanda
Albania-Andorra
Francia-Moldavia
Albania-Francia
Andorra-Turchia
Moldavia-Islanda
OGGI
DOMENICA
GIRONE J
ITALIA
Finlandia
Armenia
Bosnia Erzegovina
Grecia
Liechtenstein
24
15
10
10
8
2
Partite da disputare
% di qualificazione
ITALIA
Finlandia
Bosnia
Armenia
95%
5%
5%
Armenia-Grecia
Finlandia-Liechtenstein
Bosnia-ITALIA
Grecia-Finlandia
ITALIA-Armenia
Liechtenstein-Bosnia
DOMANI
LUNEDI’
GIRONE I
Belgio
Russia
Cipro
Scozia
Kazakistan
San Marino
24
21
10
9
7
0
Partite da disputare
% di qualificazione
Belgio
Russia
Cipro-Scozia
Russia-Belgio
San Marino-Kazakistan
Belgio-Cipro
San Marino-Russia
Scozia-Kazakistan
SABATO
MARTEDI’
19
16
11
11
11
0
80%
10%
5%
5%
SABATO
MARTEDI’
- LA STAMPA
Sei nazionali hanno
già ottenuto il pass
Italia e Belgio
a punteggio pieno
ANSA
Euro 2020, via agli ultimi 180’ decisivi per le qualificazioni
SPRINT
EUROPA
Sorpresa Kosovo: è in corsa dopo soli tre anni nell’Uefa
Quasi eliminata l’Islanda, rivelazione agli ultimi Mondiali
Allenamento azzurro a Coverciano: l’Italia di Roberto Mancini (al
centro) ha già staccato il pass per i campionati europei
le scelte del ct
Il Gallo e Immobile
in ballottaggio
Pronto Zaniolo
Stasera titolare in Portogallo-Lituania dopo la reazione in Juve-Milan
Sorrisi e niente cerotti
Ronaldo torna in campo
per cancellare la fuga
Cristiano Ronaldo, 34 anni, ieri nell’allenamento allo stadio di Faro
Mario Balotelli non gioca nella Juve e il campio-
nato è fermo, ma alcuni militanti torinesi di For-
za Nuova hanno deciso di prendere di mira l’at-
taccante del Brescia con uno striscione shock
apparso ieri notte sui cancelli dello Stadium.
«Mario hai ragione, sei africano», hanno scrit-
to i sodali di Luca Castellini, l’ultrà del Verona e
coordinatore di Forza Nuova per il Nord Italia
che, dopo la reazione di Balotelli in Verona-Bre-
scia dello scorso 3 novembre (pallone calciato
in curva per gli ululati razzisti), aveva detto «è
italiano perché ha la cittadinanza, ma non po-
trà mai essere del tutto italiano». Castellini non
potrà più entrare in uno stadio fino al 2030.
In seguito alla grave crisi cilena, con proteste e manife-
stazioni di piazza, l’esercito schierato e il coprifuoco, la
Federcalcio cilena annulla l’amichevole con il Perù in
programma martedì a Lima. Tensione anche per Ar-
gentina-Uruguay fissata lunedì a Tel Aviv: l'allerta in
Israele potrebbe portare le due nazionali a rinunciare.
Crisi in Cile, amichevole annullata
SKY SPORT 1
13:00
TENNIS
ATP FINALS
LONDRA
RAISPORT
20:30
VOLLEY
PADOVA-
PERUGIA
SKY FOOTBALL
20:30
MONDIALI U17
MESSICO-
OLANDA
OGGI IN TV CANALE 20
20:45
CALCIO
PORTOGALLO-
LITUANIA
SKY SPORT 1
24:00
MONDIALI U17
BRASILE-
SPORT FRANCIA
Wenger, addio alla panchina: la Fifa lo nomina direttore dello sviluppo mondiale del calcio
Arsene Wenger torna in campo, ma non lo si vedrà più in
panchina. Nel giugno 2018, il 70enne tecnico francese ave-
va dato l’addio all'Arsenal dopo averlo guidato per 22 stagio-
ni, vincendo 3 campionati e 7 Coppe d’Inghilterra. Adesso la
Fifa lo ha nominato capo dello sviluppo mondiale del calcio.
Gianni Infantino, numero uno della federazione internaziona-
le, gli ha affidato la massima autorità in materia di questioni
tecniche, sia come componente del Comitato che sovrinten-
de con l'Ifab alle modifiche al regolamento di gioco, sia come
presidente del Gruppo tecnico che controlla dal 1966 tutti i
tornei Fifa. «Mi ha sempre interessato analizzare il calcio da
una prospettiva più ampia», il commento di Wenger.
GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2019 LASTAMPA 43