Il Sole 24 Ore Martedì 12 Novembre 2019 29
Norme & Tributi
Sicurezza, il condominio è luogo di lavoro
Imprenditore condannato
per non aver considerato
gli obblighi del Dlgs /
Giulio Benedetti
Il condominio è un luogo di lavoro in
cui si applica il Dlgs /. Lo affer-
ma la Cassazione (sentenza
/) affrontando il caso di un
installatore che aveva realizzato un
impianto all'interno di un condominio
ed era stato condannato per i reati di
cui agli articoli , comma , e , pun-
to lettera c), del Dlgs /. Secon-
do l’imprenditore il condominio non
è un luogo di lavoro e quindi non rien-
trava, in quanto luogo privato, nella
sua disponibilità.
Per la Cassazione, però, ogni tipolo-
gia di spazio può assumere la qualità di
luogo di lavoro, se vi sia ospitato alme-
no un posto di lavoro o sia accessibile al
lavoratore (sentenza /) an-
che solo se il transito è necessario per
provvedere alle incombenze affidate-
gli. Quindi uno spazio condominiale
utilizzato dai lavoratori (nel caso, il de-
posito del Gpl), anche se non è diretta-
mente occupato dal cantiere, rientra
nella qualifica di luogo di lavoro, dove
il datore di lavoro deve adempiere agli
obblighi di sicurezza a tutela della salu-
te dei lavoratori (e dei condòmini).
Non si poteva, del resto, ragionevol-
mente dubitare che i proprietari
dell'area avrebbero certamente con-
sentito l'ingresso al personale della ri-
corrente al fine di fare eseguire in ne-
cessari interventi di modifica o di ma-
nutenzione dell'impianto, essendo uti-
lizzato dai proprietari, direttamente
interessati alla propria sicurezza.
Infine, la Cassazione osserva che il
ricorrente non ha provato che i condò-
mini abbiano impedito gli interventi di
manutenzione dell'impianto o li abbia-
no ostacolati in altro modo, esprimen-
do, nei suoi confronti, il divieto di ac-
cesso e di intervento all'interno di
un'area di proprietà privata.
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I PARERI DEL CNF
Nessuna incompatibilità
se la professione
è svolta direttamente
Diverso il caso del legale
manager di società
che amministrano stabili
Rosario Dolce
Va bene l’avvocato che amministra i
condomìni ma non può essere ad di
una società che svolga la stessa attività.
È la sintesi di due pareri forniti dal
Consiglio nazionale forense su richie-
ste degli Ordini di Arezzo e di Santa
Maria Capua Vetere. L’Ordine toscano
chiedeva di prendere posizione sulla
compatibilità tra l’esercizio della pro-
fessione forense e l’attività di ammini-
stratore di condominio, alla luce delle
previsioni della legge / in mate-
ria di professioni non regolamentate.
La risposta è contenuta nel parere
del ottobre scorso, con cui il Cnf
ha anzitutto escluso –richiamando un
precedente arresto sul merito
(/) - che l’eventuale iscrizione
a una delle associazioni professionali
di cui alla legge / configuri una
causa di incompatibilità con l’iscrizio-
ne nell’Albo degli avvocati, «rientran-
do piuttosto nella libertà associativa
dell’avvocato che, peraltro, ben po-
trebbe svolgere l’attività di cui all’og-
getto della associazione anche senza
esservi iscritto (essendo la costituzio-
ne dell’associazione meramente even-
tuale e non sussistendo alcun vincolo
di rappresentanza esclusiva)».
D’altro canto, la contemporanea
iscrizione a un Albo professionale per
gli esercenti una professione non or-
ganizzata in Ordini o Collegi è espres-
samente presupposta dall’articolo ,
comma , della legge /: «Ai pro-
fessionisti di cui all’articolo , comma
, anche se iscritti alle associazioni di
cui al presente articolo, non è consen-
tito l’esercizio delle attività professio-
nali riservate dalla legge a specifiche
categorie di soggetti, salvo il caso in cui
dimostrino il possesso dei requisiti
previsti dalla legge e l’iscrizione al re-
lativo Albo professionale». Quindi il
contenuto del parere / - che ha
ritenuto compatibili l’esercizio della
professione forense e l’attività di am-
ministratore di condominio – è stato
mantenuto fermo.
Diversa, è invece l’ipotesi, esposta
dall’Ordine campano, in cui l’avvocato
non si limita a svolgere l’attività di am-
ministratore di condominio ma assu-
me al contempo la carica di ammini-
stratore di società avente a oggetto
l’attività di gestione del condominio.
In tal caso, per il Cnf (parere /)
trova applicazione la disposizione di
cui all’articolo , lettera c) della legge
/, in base alla quale l’esercizio
della professione forense è incompa-
tibile «con la qualità di socio illimita-
tamente responsabile o di ammini-
stratore di società di persone, aventi
quale finalità l’esercizio di attività di
impresa commerciale (...) nonché con
la qualità di amministratore unico o
consigliere delegato di società di capi-
tali, anche in forma cooperativa, non-
ché con la qualità di presidente di con-
siglio di amministrazione con poteri
individuali di gestione. L’incompati-
bilità non sussiste se l’oggetto della at-
tività della società è limitato esclusiva-
mente all’amministrazione di beni,
personali o familiari».
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CASSAZIONE
DIPENDENTI DEL CONDOMINIO
ALLOGGIO TRATTENUTO,
DOVUTO IL RISARCIMENTO
N
ella gestione del rappor-
to di portierato una delle
situazioni più spiacevoli
in cui viene a trovarsi il
condominio è quella della libera-
zione dell’alloggio di servizio con-
cesso al portiere ad uso abitativo.
Il contratto collettivo per i di-
pendenti da proprietari di fabbri-
cati (Ccnl) prevede espressamente
l’obbligo di riconsegnare i locali
alla cessazione del rapporto di la-
voro, salvo il caso di grave malat-
tia accertata, ma non sempre ciò
avviene spontaneamente.
Il condominio si vede pertanto
costretto ad intraprendere la via
giudiziale (articolo del Codice
di procedura civile) che comporta
non soltanto inevitabili lungaggi-
ni per riottenere la disponibilità
dell’alloggio ma anche esborsi
economici per spese legali e ulte-
riori costi quali, ad esempio, ener-
gia elettrica, gas, riscaldamento.
Non di rado si creano anche situa-
zioni imbarazzanti per la partico-
lare conformazione di guardiola e
abitazione (si pensi a camera da
letto e cucina separate dalla posta-
zione di servizio o al nuovo portie-
re impossibilitato ad utilizzare i
servizi igienici).
La domanda che viene spesso
posta è se il condominio può
chiedere al portiere cessato il ri-
sarcimento dei danni patiti per il
mancato o ritardato rilascio del-
l’alloggio. Al portiere può anche
essere imputato il maggiore e ul-
teriore danno derivante dal man-
cato rilascio, danno del quale il
condominio deve fornire ade-
guata prova secondo le regole co-
muni (come avevano del resto ri-
conosciuto il Tribunale e la Corte
d’appello di Milano con sentenze
del e del , tra le pochis-
sime sulla materia).
Nelle ipotesi in cui non è possi-
bile l’esatta quantificazione del
danno subito dal condominio si
può fare ricorso a criteri equitativi
(valore medio delle locazioni nella
zona) o, ancora, al valore dell’in-
dennità sostitutiva prevista dal
Ccnl per la mancata fruizione del-
l’alloggio di servizio da parte dei
portieri in prova (attualmente
, euro al mese).
Se invece si vuole approntare
una tutela preventiva per il condo-
minio anche sotto il profilo econo-
mico, è possibile prevedere nella
lettera di assunzione dei lavorato-
ri cui verrà assegnato un alloggio
di servizio una penale (per esem-
pio euro) per ogni giorno di ri-
tardo nella riconsegna dei locali,
fatto comunque salvo il maggior
danno da provare, da imputarsi
direttamente al Tfr e alle altre
competenze di fine rapporto.
—A cura di Assoedilizia
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di Cesare Rosselli
ANACI E SOLE 24 ORE
Convegno a Palermo
su sicurezza e fisco
Si svolgerà sabato novembre a
Palermo, nell’ambito di
Mediedilizia (Fiera del
Mediterraneo, ore -), il
convegno gratuito organizzato
da Anaci e Sole Ore sui temi di
sicurezza, fisco e responsabilità
dell’amministratore. Interverrà il
presidente Francesco Burrelli.
ANTINCENDIO
Best practice
per il condominio
Organizzato da Condominio
Solutions e Vigili del fuoco di
Monza si svolgerà venerdì
novembre (ore -) a Biassono
(MB) in via Colombo il
seminario sulle best practice
condominiali per la prevenzione
incendi. Info e iscrizioni:
http://www.condominiosol
utionseventi.it. Replica a Milano
il in viale Gadio (ore -)
ASSOEDILIZIA
La locazione:
storia e attualità
Un convegno in onore di Michele
D’Amico sul tema delle locazioni
è stato organizzato da
Assoedilizia mercoledì
novembre a Milano (via
Meravigli , ore ).
Interverranno docenti
universitari, giuristi e giudici
costituzionali. Ingresso libero.
IN BREVE
NORME UNI
Avvocato e amministratore
ma non per l’ad di una società
Formazione,
via al progetto
È stato depositato da gli
avvocati Carlo Pikler e Rosario
Dolce il progetto di norma Uni
indirizzata ai formatori degli
amministratori condominiali.
Il documento, salutato con
favore dalla Laic, risponde a
una serie di carenze
evidenziate dalla norma e
ancor più dalle recenti
contrastanti pronunce dei
giudici. Le Associazioni di
categoria potranno così
legittimare le competenze dei
formatori utilizzati. Sono state
strutturate cinque macro aree:
giuridica, tecnica-sicurezza,
contabile, marketing-
comunicazione e coaching, più
due aree tecniche
interdisciplinari: privacy in
condominio e registro anagrafe
e sicurezza.
QUOTIDIANO
DEL CONDOMINIO
PARTI COMUNI
Il voto dell’assemblea
può bloccare l’accesso
Il condominio può impedire
l’accesso alle aree comuni per
motivi di sicurezza.
— Matteo Rezzonico
Il testo integrale dell’articolo su:
quotidianocondominio.ilsole24ore.com
QdC
Grena Srl è una società spe-
cializzata nella riparazione e
manutenzione di interruttori di
BT e MT prodotti dai maggiori
costruttori del settore sin da-
gli Anni ‘70. Fondata nel 1986,
ha concentrato il proprio core
business nei servizi offerti a
quegli utenti che preferiscono
mantenere in vita e in perfetta
efficienza impianti elettrici di
vecchia costituzione, anziché
sottoporsi alle spese neces-
sarie per la sostituzione. In
questo campo Grena rap-
presenta il punto di riferimen-
to ideale perché è in grado
sia di garantire interventi di
manutenzione ordinaria che
di provvedere a tamponare
tempestivamente eventuali
emergenze. Alla grande pro-
fessionalità dei suoi tecnici,
infatti, la società affianca una
ingente disponibilità nei pro-
pri depositi di interruttori di
BT, sia scatolati che aperti, di
interruttori MT, di sezionatori e
di numerose altre componenti
elettrici nuovi o rigenerati.
Info: http://www.grenasrl.com
Esterno della sede
Competenza, esperienza, ri-
cerca di soluzioni innovative
e rispetto dell’ambiente. È
su queste quattro basi che si
fonda la forza imprenditoriale
di Eurogalvano, azienda di
Lodrino, in provincia di Bre-
scia, specializzata in tratta-
menti galvanici a 360 gradi,
ma avviata anche ad ampliare
il proprio raggio d’azione in un
settore all’avanguardia come
quello dello sputtering.
Con un staff composto da 70
professionisti, ed un occhio
sempre attento alle novità
provenienti dai mercati esteri,
Eurogalvano si è imposta come
una delle più importanti realtà
del settore in tutto il Nord Italia.
La galvanizzazione dei metalli
resta il core business di questa
azienda che è entrata in attività
nel 1993 e che in 26 anni ha
saputo seguire un percorso di
crescita e potenziamento, spe-
cializzandosi nella galvanizza-
zione di ogni genere di metalli
e dotandosi di macchinari all’a-
vanguardia in grado di svolgere
processi sempre più raffinati.
Ne è un esempio la vaporizza-
zione catodica, chiamata in ger-
go sputtering, che Eurogalvano
ha introdotto nel proprio ciclo di
produzione avviando quindi un
trattamento che può essere ri-
volto anche alle plastiche e che
soprattutto è caratterizzato da
una impronta fondamentale di
ecosostenibilità. Discorso ana-
logo va fatto per l’introduzione
anche della stampa 3D che ha
consentito all’azienda di svilup-
pare importanti progetti in fibra
di carbonio, fibra di vetro e fi-
bra di kevlar e di creare parti in
metallo. In questo contesto di
continuo sviluppo vanno inseriti
l’acquisto di una seconda sede
per meglio dislocare uffici e li-
nee di produzione, nonché gli
investimenti per la produzione
di giunti modulari e accessori
per arredamento.
Info: http://www.eurogalvano.it
Impastatrici e miscelatori per
uso industriale sono macchinari
complessi, di grandi dimensioni
e che necessitano di elevatissi-
mi livelli di specializzazione per
essere realizzati in modo tale
da poter rispondere a pieno
alle esigenze di chi li installa nei
propri stabilimenti. L’azienda
Battaggion di Bergamo rea-
lizza questi prodotti da ormai
oltre cento anni e può vantare
di averne esportati circa 18mila
in tutto il mondo, nessun con-
tinente escluso. Basterebbe
questo dato ad indicare l’im-
portanza che la società fondata
nel 1918 dal Cavalier Enrico
Battaggion ha assunto nel set-
tore della produzione di impian-
ti per l’industria. Alle tecnologie
per miscelazione e compound
Battaggion ha dedicato, sin
dalla sua nascita, grandi inve-
stimenti in ricerca, progetta-
zione e sviluppo e oggi realizza
macchinari che rispondono a
pieno alle esigenze di industrie
operanti nei settori più dispa-
rati, dall’alimentare al farma-
ceutico, dal PVC alla gomma,
dal silicone ai pigmenti. Inoltre,
i tecnici dell’azienda bergama-
sca sono perfettamente capa-
ci di modulare i propri impianti
anche sulla base di specifiche
esigenze del cliente, rendendo
quindi di fatto personalizzata la
produzione. Oggi alla guida di
Battaggion c’è l’amministratore
delegato Paolo Simat, erede
della famiglia che a metà degli
Anni ‘50 subentrò a quella del
fondatore per quanto riguarda
la gestione aziendale. Con la
nuova gestione l’impresa ha
acquisito, tra il 2010 e il 2011,
due importanti realtà come
Molteni e Valtorta, dando vita
ad un gruppo che può conta-
re su circa 50 dipendenti e che
raggiunge un fatturato di 15
milioni di euro all’anno garantito
da un parco clienti costituito da
importanti multinazionali.
Info: http://www.battaggion.com
utto nacque dalla intra-
prendenza e tenacia di
Luigi Piazzalunga che
fondò negli Anni ‘80 una pic-
cola attività per la riparazione
e manutenzione di carrelli ele-
vatori. Nel corso degli anni la
società è cresciuta fino a con-
quistarsi la stima di un nutrito
pacchetto di clienti fidelizzati.
Oggi le redini dell’azienda sono
in mano alla figlia del fondato-
re, Luana, che già negli Anni
‘90 aveva iniziato ad occupar-
si della parte commerciale ed
amministrativa, e che ora porta
avanti l’attività insieme al marito
Giuseppe Castagneto (ammini-
stratore del service), mantenen-
do l’impronta che ha accom-
pagnato la Piazzalunga nel suo
processo di crescita: il rispetto
dei valori umani e etici, sia per
quanto riguarda i dipendenti e i
collaboratori, che i clienti. Il core
business è basato sulla vendita,
il noleggio e la manutenzione di
carrelli elevatori, e l’organizza-
zione interna è talmente capil-
lare che permette all’impresa
bergamasca di far fronte tanto
alle esigenze del piccolissimo
imprenditore, quanto a quelle
della grande azienda. La logi-
stica infatti è un settore in cui
Piazzalunga è sempre più pre-
sente fornendo il mezzo giusto,
al momento giusto, nel posto
giusto. Il tutto a favore del mi-
glioramento della produttività,
senza mai dimenticare la sicu-
rezza. Azienda dinamica, con lo
sguardo al futuro, Piazzalunga
offre anche impianti di automa-
zione e semi-automazione per
l’industria 4.0. In un mercato
dinamico e flessibile, Piazzalun-
ga offre servizi su misura con
soluzioni di noleggio a breve
e lungo termine. Il breve viene
richiesto in situazioni di carichi
di lavoro stagionali, per una so-
stituzione di un carrello guasto
(durante il periodo di riparazio-
ne), o per far fronte ad improvvi-
si picchi di lavoro non pianificati.
Il noleggio a lungo termine, in-
vece, permette di non avere un
esborso immediato di liquidità e
di ammortizzare fiscalmente al
100% il canone di noleggio.
In virtù del profondo know
how che può vantare nella mo-
vimentazione merci a 360 gradi,
Piazzalunga è consapevole di
quanto questo genere di ope-
razioni possa comportare rischi
per chi è chiamato a svolgerle,
se non si è assolutamente pa-
droni di ogni manovra. È per
questo motivo che l’azienda,
accanto all’attività principale
ha avviato anche una vera e
propria “academy della sicurez-
za”, dove gli addetti al controllo
degli impianti di automazione,
ma anche coloro che operano
alla guida dei carrelli elevatori,
vengono addestrati a lavorare
nella più assoluta sicurezza,
tanto delle persone quanto
delle merci. Un valore aggiunto
che la società fornisce anche
grazie alla collaborazione ul-
tradecennale con un colosso
come Toyota Material Handling
Italia Srl, leader mondiale nella
produzione di carrelli elevato-
ri che l’azienda importava già
negli Anni 80 quando il marchio
giapponese non aveva ancora
un canale di distribuzione diret-
to in Italia. Il feeling non si è mai
interrotto, anzi è costantemente
cresciuto, e ormai da tempo la
Piazzalunga ha assunto i pilastri
della casa madre come propri
valorizzando, tra gli altri, sia al
suo interno sia all’esterno, il
miglioramento continuo (kai-
zen), il teamwork ed il rispetto.
Tutto ciò fa sì che Piazzalunga
sia oggi un partner a 360° nella
logistica, movimentazione e au-
tomazione.
Robot in azione Info: http://www.piazzalunga.it
Ing. Paolo Simat, Amministratore Delegato