274-AMICA
angoliprivati
Dall’alto,leggere, studiare,
cercarenotizie: libri
eimmaginiraccontano la
vita di Lisa edegli “altri”.
fotografia(RichardAvedon,IrvingPenn,maancheigiovanitalentiscoperti
sulset),chesi nutredivisioni.«Sonoaunpuntodellavitaincuivoglioim-
pararetanto.Econil miolavoropossofarlo».Haunaforteeticaalriguar-
do,ma«senzanevrosidanewyorkese.Mieccitalapossibilitàunicache
mivieneoffertadalmiomestiereedallefontiacuiattingo,possoleggere,
vedere,accrescerelamiaculturaintanticampi.Inquestosonoinarresta-
bile:nell’imparare.Magnifico».NewYork,secondolei,hapersomoltodel
suofascino,soprattuttonegliultimidiecianni.«Colpadell’omologazione.
Edellamancanzadiverabellezza.Cosacheinveceritrovoqui,aFirenze,è
costruitaattornoall’arte,rispondeaunprincipiodiverità».
RaccontareBeatonèstatounprocessocomplesso:«Miinteressavamostra-
rela suaverafigura:quellacompostadafantasiaegenio,maanchel’aspetto
menofaciledelsuocarattere.Avevaun’indolenoncomune.Soffrivadiquel-
lachesi chiama“lasindromedell’impostore”.Nonostantel’immensosuc-
cessoottenuto,allafinedellasuavitasi leggequestobuco,questatristezza.
Comeunamancanza.Nonsi sentivamaiasuoagio.Noneramaiabbastan-
za:èstatounborgheseinmezzoai realid’Inghilterra,unragazzo,figliodiun
commerciantedilegna,trairicchiaristocraticidiCambridge. Ecosìvia.E
permoltierasolounosnob».BeatoneramoltoamicodiDianaVreeland,la
cuiaurarisuonaspessoincasa, «manoninmodocosìingombrante»,dice.
«Collaboroconmiomaritoallalineadiprofumiche
portail suonome,maonestamente,iomisentomoltoImmordino.Infatti,
miinnervosiscosemichiamano“signoraVreeland”.Lamiaricercaperil
materialesulfilml’hosvoltafuoridalla“famiglia”.E,benchéavessilavo-
ratonellamoda,nonerounasuafan.Lacuriositàmièvenutaannidopo».
Dalladomandasuchifossedavverola direttricediVogueAmericaèiniziata
un’incursionenellabellezza-enel sensodicoraggioededizione-del secolo
scorso.«Eraapertaatantecose,nonunfattoscontatoinqueigiorni.Era
unaParkAvenueLady,lavorarenoneraun’opzioneperledonnedelsuo
ceto.Maleilofaceva.Conpassioneeintegritàassolute.Nonc’ènessuno
oggiconil suolivellodicreatività,il suomododiguardarelarealtà.Forse,
prima,FrancaSozzani.Inpiù,Vreelanderavivaneglianni“vivi”.Eraunal-
tromondo».Unmondochesembrapopolatodacreatureinpartegiàmiti-
che,connessetraloro.«LeieBeatonsi stimavanomolto,sieranoconosciuti
quandoleivivevaaLondra,èstataun’amiciziaduratatuttalavita.Luiera
spessoconlafamigliaVreeland,anziincasatutti si riferisconoaluicome
“Cecilia”.Haanchefattodellefotografieamiomaritodapiccolo.Speravodi
trovareinegativi,mafinoranonèaccaduto.LeavevascattateinMarocco,
perle stradedellaMedina,sonobellissime».
RipercorrereisoggettidellavorodiImmordinoècomeunasortadi“six
degreesofseparation”.Hagiratoinfatti anchemoltishortmoviesperArt
ofStyle,unaseriedigitaledaleidiretta, dedicataanomiassolutiqualiJean
Cocteau(«convocenarrantediTimothéeChalamet. Miafigliahaassistito
allaregistrazione,eraalsettimocielo»),GeorgiaO’Keeffe,eancoraPier-
paoloPiccioli,TimWalker,l’interiordecoratorAxel Vervoordt...
Uominiedonnespeciali,strabiliantinellalorovolontàdiforgiarsi
undestinounico.Tuttodaraccontare.
“Diana Vreelanderaapertaatante
cose.Era unaParkAvenue
Lady,lavorarenoneraun’opzione
perledonne delsuo ceto
sociale. Maleilofaceva, conuna
dedizioneeun’integritàassolute”
immordino