L\'Espresso - 20.10.2019

(Steven Felgate) #1
re della California Gavin Newsom
ha dichiarato la crisi dei senzatetto
nello Stato un’emergenza che richie-
de un’azione immediata. Il governa-
tore ha stanziato quindi un fondo di
650 milioni di dollari per afrontarla
e ha aggiunto che sta lavorando a un
nuovo regolamento che prevede il ri-
covero forzato a chi mostra evidenti
problemi mentali e può recare danno
sia a se stesso sia alle altre persone.

F


ra le varie possibili soluzioni
per tamponare la crisi, infat-
ti, gli esperti ritengono che
sia necessario aiancare alla
costruzione di case anche una mag-
giore oferta gratuita di servizi di
supporto psichiatrico e sanitario. Il
42 per cento delle persone che vivono
per la strada ci è inita infatti per pro-
blemi di dipendenza da alcool e droga
e il 37 per cento per malattie mentali
(dati: Homeless counting report). Il
San Francisco General Hospital, una
delle poche strutture pubbliche nella
città, fornisce assistenza quotidiana
a chi sofre di problemi psichiatrici
o di dipendenza, ma non è suicien-
te. «Sono 24 anni che vivo nella Bay
Area e mi sembra evidente che uno

dei più grandi problemi sia proprio
la salute mentale di queste persone.
Bisognerebbe investire su un numero
maggiore di ospedali pubblici e cure
mediche mirate ai bisogni del singolo.
Prevedere programmi di riabilitazio-
ne per chi ha problemi gravi di dipen-
denza e ricoveri, anche forzati, a chi
sofre di schizofrenia per esempio»,
sostiene l’economista Moretti.
Nel 2018 la Kaiser Permanente,
una delle maggiori aziende sanitarie
californiane, ha annunciato un inve-
stimento di 200 milioni di dollari per
combattere l’emergenza, sia ofren-
do una maggiore assistenza sanita-
ria sia investendo nella costruzione
di case per le famiglie con basso red-
dito. Nella zona di East Oakland l’a-
zienda ha già messo a disposizione
5,2 milioni di dollari per l’acquisto di
un condominio con 41 unità.
Esistono in città altri tre comples-
si condominiali dedicati a ex-senza-
tetto, veterani, singoli e famiglie alla
soglia della povertà. Uno dei mag-
giori è One Treasure island, un resi-
dence abitativo situato a Treasure
Island, una zona della Bay Area a po-
chi chilometri dal centro, che com-
prende 2.000 unità. Fra queste, 435

sono riservate a chi non può permet-
tersi una casa. Il progetto è il frutto
di un recente provvedimento legisla-
tivo in ambito edilizio che obbliga i
costruttori privati a dedicare una
percentuale di appartamenti agli
ex-senzatetto: ogni volta che si co-
struisce una casa privata da mettere
sul mercato, il comune richiede che
il 25-40 per cento di unità (a seconda
della zona dove si ediica) vadano in
parte a chi ha un basso reddito e in
parte a ex-homeless.

L

a questione, però, talvolta ri-
mane come fare per pagare
l’aitto: anche se basso, per
alcune persone - soprattutto
per chi ha vissuto per anni sulla stra-
da - potrebbe essere un problema. Per
questo esistono diverse organizzazio-
ni che cercano di reintegrare veterani
ed ex clochard al mondo del lavoro:
come Downtown Street, una no proit
che aiuta i senzatetto a trovare una
occupazione, e Chefs, un program-
ma di formazione per personale nel-
la ristorazione, lanciato e promosso
dall’Episcopal Community Service,
una ong religiosa. Lo scorso maggio
la San Francisco Travel Association e
Downtown Street hanno poi unito le
forze per aiutare 1.600 persone a tro-
vare una occupazione nell’industria
del turismo e dei servizi per la città,
come la pulizia d elle strade.
Nel frattempo, tuttavia, l’unica “pu-
lizia” che viene efettuata è quella at-
traverso gli «sweep», termine che let-
teralmente signiica “spazzare per
terra” ma con la quale a San Francisco
vengono indicate le azioni di forza con
cui la polizia rimuove i senzatetto dal-
la strada, come se fossero spazzatura.
Dice l’organizzatrice della SF Coali-
tion on Homelessness, Kelley Cutler:
«C’è una lista di attesa ininita per un
letto in uno alloggio temporaneo, però
intanto ci dicono che è contro la legge
dormire o sedersi per strada. Una per-
sona magari anziana, che non ha un
tetto o un letto, avrà pure il diritto di
stendersi per terra senza rischiare di
essere spazzato via? Non ha assoluta-
mente senso questa politica». Q

Storie America

Foto: Robert Gumpert / Redux / Contrasto


Un senzatetto dorme nel giardino della Justin Herman Plaza, nella zona dell’Embarcadero
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