Corriere della Sera - 17.10.2019

(Michael S) #1


CorrieredellaSera Giovedì17Ottobre2019
CRONACHE


21


Tragedia
A sinistra,
un fermo
immagine del
video, girato
dal robot
subacqueo
della Guardia
costiera, che
mostra il relitto,
a 60 metri
di profondità,
al cui interno
si trovano i
cadaveri da
recuperare
(fotoAnsa).
Nella foto
in basso, i
vestiti di un
migrante(Afp)

Lefotodeicorpiinfondoalmare


«Miasorella esuofigliosonolìsotto»


La superstite del naufragioaLampedusa. Le operazioni per recuperare le 12 salme


AGRIGENTOLe immagini che at-
traverso unrobot arrivano dai
fondali di Lampedusa inqua-
drando anche una giovane
donna abbracciata alla sua
creatura danno la misura del-
l’orroreedella pena che al
Centroaccoglienza dell’isola
diventano disperazione per
Aminata, la migrantedella
Costa d’Avorio salvata la notte
del 7ottobrecon altri 21 so-
pravvissuti al disastro. Fu lei
quella notte, appenarecupe-
rata da una motovedetta, ad
invocaredicercare la sorella
rimasta in acquaconilsuo
piccolo. Non sicapì, però, che
indicava non una, ma due so-
relle edue bambini finiti in
fondo al mare.
Una tragedia riepilogata so-
lo ieri aivolontari dell’Oim,
l’organizzazione internazio-


nale per le migrazioni, da
questaventenne altaeimpo-
nente, Aminata, musulmana,
accompagnata due giorni do-
po davanti alle 13 salmerecu-
perate, tutte donne. Le trecce
lunghe, un piercing sul naso,
un neo sulla guancia,cercaun
angolo per pregare: «Anche
per i miei nipotini e per la so-
rella che ancora aspetto...».
Spera di averla individuata
la seconda sorella nell’imma-
gine sfocata di quella donna
filmataasei miglia dallaco-
sta, a60metri di profondità,
accanto al suo fagottino.Stra-


Lavicenda


●Un robot
subacqueo, ieri
a Lampedusa,
ha mostrato
le immagini
dei fondali
dove giacciono
12 vittime
del naufragio
avvenuto nella
notte fra il 6
e il 7 ottobre

●Sempre ieri i
sommozzatori
della Guardia
costiera hanno
iniziato
le operazioni
per il recupero
delle vittime

zio poi scrutatocon pena dai
sommozzatori che lavorano
per riportare in superficie lei,
il bimboegli altri annegati.
Agghiacciante scoprire un ra-
gazzoinchiodatocome un
manichino alla fiancata del
barchino, il nome leggibile,
«Abdelkader». In jeans e ma-
glietta, le braccia proiettate in
avanti. Altro flash, un migran-
te adagiato alfondo, lo stoma-
co gonfio. Accanto a un uomo
con testa in giù, ilcapo coper-
to dal cappuccio di unafelpa.
Una dozzina dicorpi immobi-
li,adifferenza divestiti eca-
pelli che seguonoiflussi di
correnti leggere,come in un
macabroacquario. Oggico-
minceranno le operazioni per
riportarli a galla.
Aminata può solo ricostrui-
re la sventura che le si èrove-
sciata addosso: «Mi sono ri-
trovata sola, senza le mie so-

relle e i miei due nipoti quella
notte. Due giorni dopo mi
hanno mostratoicorpi delle
donnerecuperate.Ehorico-
nosciuto una delle due sorel-
le. Ringrazio Dio perché ho
potuto fare un funerale e sep-
pellirla. Ma il suo bimbo di
quattro anni nonc’è. E nonc’è
l’altra mia sorellacon la crea-
tura diotto mesi...».
Èquest’ultimo riferimento
che potrebbe farecollegare il
raccontodiAminataaquella
nuova tremenda raffigurazio-
ne della Pietàcon una donna
stretta alla piccola creatura
senza nome. Immaginecon-
segnata alla cronacadaLam-
pedusa in una nottesegnata
da nuovi arrivi. Con 172 mi-
granti sbarcati al moloFava-
rolo, subitoaggiunti ad altre
centinaia di disperati inca-
strati in uncentro accoglienza
ormai alcollasso.Equi Ami-
nata dopo quasi dieci giorni si
muove disinvolta dando una
mano agli operatori. Soprat-
tutto in cucina, distribuendo i
pasti ai nuovi arrivati.
«Generosa e altruista»,co-
me la definisconoivolontari
dell’Oim cheredigonoiloro
verbali scoprendo quantosa-
rà comunicatovenerdì, gior-
nata europeacontrolatratta
di essereumani,conunre-
port dell’organizzazione.Re-
port annunciatoaRoma da
Flavio di Giacomo: «Nell’ulti-
mo anno tante donnecome le
ivoriane approdateaLampe-
dusa in questi giorni finisco-
no prima in LibiaeTunisia
sfruttate per lavori domestici,
abusate dai loro padroni e poi
ritrafficateper sfruttamento
in Italia...».
FeliceCavallaro
©RIPRODUZIONERISERVATA

Milano


Assassinato


acolpi di pistola


dentro l’auto


Il killer in fuga


L’


immediato esame
del cellulare
di Donato Carbone,
63 anni,ex piccolo imprendi-
tore nel settore edile in pen-
sione, assassinato alle 18.43
di ieri, vicino al garage
della palazzina dove abitava
con la moglie, a Cernusco
sul Naviglio, est di Milano,
potrebbe averfornito una
prima importante pista agli
investigatori. Non si esclude
che tra assassino e vittima
possano esserci state
telefonate o messaggi
nei giorni precedenti oppure
a ridosso dello stesso delitto,
eseguitocon una pistola
semiautomatica. Il killer ha
atteso Carbone, uscito in

macchina percomprare
una confezione di insalata
per cena, come raccontato
al «Corriere» dallacognata,
fra le prime ad accorrere e
vedere ilcorpo crivellato di
colpi, la gamba sinistra che
penzolava all’esterno
dell’abitacolo e la gamba
destra dentro la macchina
insieme alresto delcadavere.
Il killer è scappato a bordo
di un’utilitaria rubata a inizio
settembre tra Bergamo
e Brescia. Immediata la nota
di ricerca diffusa a tutte
le pattuglie, partendo da
una targa parziale divenuta
nelle orecompleta, grazie al
passaggio delveicolo attra-
verso una delle numerose
telecamere delle strade
statali intorno a Cernusco
sul Naviglio. Il delitto è avve-
nuto al 17 di via Don Milani,
zona residenziale del paese. I
carabinieri della Rilievi han-
no cercato a lungo eventuali
tracce lasciate dal killer nella
sua attesa prima di sparare.
Carbone aveva piccoli e lonta-
ni precedenti. I famigliari
sono stati ascoltati a lungo
dagli investigatori. Lacogna-
ta ha escluso che l’uomo
avesse dei nemici, ma nessu-
no esclude che Carbone cu-
stodisse segreti non noti a chi
viveva insieme a lui.
AndreaGalli
CesareGiuzzi
©RIPRODUZIONERISERVATA

8.632


Migranti
Sono quelli sbarcati in Italia
dal primo gennaio a ieri. Nello
stesso periodo dello scorso
anno erano stati 21.767

999


Migranti
Sono quelli sbarcati
nel nostro Paese dal primo
al 16 ottobre. A settembre
erano stati 2.498

1.101


Minorenni
Sono i migranti minorenni
non accompagnati che sono
sbarcati in Italia da gennaio
al 14 ottobre (fonte: Viminale)

Roma


Perseguitava il diplomatico Sequi


Rinviata a giudizio per stalking


È


stata rinviata a giudizio
Valentina Pizzale, 41 anni, la
donna finita ai domiciliari per
l’accusa di stalking ai danni
dell’ambasciatore Ettore Francesco
Sequi, 63 anni, attualmentecapo di
gabinetto dellaFarnesina su nomina
del ministro Luigi Di Maio. Lo ha
deciso il gup diRoma, Vilma
Passamonti, che ha fissato il
processo al prossimo 3 dicembre
davanti al giudice monocratico. Nei
confronti diValentina Pizzale è
contestato anche ilreato di
diffamazione. Sequi si ècostituito
parte civile nel procedimento.
«Siamocontenti che il giudice abbia
disposto il processo perché in quella
sede riusciremo a dimostrare tutto
ciò che al momenti ci è stato

precluso», hacommentato
l’avvocato Daniele Ingarrica,
difensore dell’imputata. «Dopo oltre
venti giorni di arresti domiciliari la
mia assistita si èresa ulteriormente
conto che se hacommesso degli
errori lo ha fatto in buonafede,
mossa da un sentimento». Pizzale,
sceneggiatrice di programmi
televisivi, datempo bersagliava
l’ambasciatore Sequicon messaggi
dopo la fine di unarelazione. Era
stata già indagata a piede libero ma
nonostante questocontinuava a
contattarlo incessantemente.Per
questo il procuratore aggiunto
Maria Monteleone e il pm Daniela
Cento avevano chiesto eotte nuto il
suo arresto ai domiciliari.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Ivolti


Ettore
Francesco
Sequi, 63 anni;
Valentina
Pizzale, 41


Londra


Due italiani condannati per stupro


In un video l’esultanza dopo la violenza


N


elle immagini trasmesse dalla
polizia di Londra sivedono i
due ragazzi di 25 e 26 anni
«darsi il cinque» e abbracciarsi.
Pochi istanti prima, secondo il
giudice,Ferdinando Orlando e
Lorenzo Costanzo avevano violenta-
to una ragazza di 23 anni, lasciando-
la incosciente nei bagni di un night
club a Soho. I fatti risalgono a due
anni fa ma lacorte di Isleworth si è
pronunciata solo ora: Orlando
(studente di Diritto internazionale)
e Costanzo (che frequentava un
master in business management)
sono staticondannati per lo stupro
avvenuto il 26febbraio del 2017. La
sentenzacon l’indicazione della
pena è attesa a giorni. I due studenti
sono stati arrestati a marzo 2018

all’aeroporto di Heathrow. Erano
ritornati in Gran Bretagna per
assistere a una partita dicalcio. I
video sono stati mostrati in aula: dal
momento in cui i due hanno
iniziato a ballarecon la giovane, agli
approcci, fino a quando i ragazzi
rompono la serratura di uno
stanzino e la trascinano dentro. Gli
studenti hanno ammesso il
rapporto sostenendo chefosse
consensuale. La giovane invece li ha
denunciati: in ospedale aveva avuto
bisogno di un intervento chirurgico
per leferite. «Quel giorno — rivelò
la vittima —, ero molto ubriaca,
sonocaduta varie volte». Per
l’accusa quindi non poteva essere in
grado di acconsentire al rapporto.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Ivolti


Ferdinando
Orlando, 25
anni (inalto), e
Lorenzo
Costanzo, 26

Aminata


Appenasalvataèstata


leialanciarel’allarme,


leprimetredicivittime
eranotuttedonne


SommozzatoriIeri, a largo dell’isola di Lampedusa, alcuni sommozzatori della Guardia costiera impegnati nelle operazioni di recupero dei cadaveri dei migranti(Ansa/MontanaLampo)


Lavittima
Imprenditoreedile
inpensione,
avevaavutopiccoli
precedentipenali
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