18 Mercoledì 23 Ottobre 2019 Il Sole 24 Ore
Finanza & Mercati
Terna, cooperazione
più forte con Tunisi
sul cavo sottomarino
ENERGIA
Firmato protocollo d’intesa
con Steg. Ferraris: «Inizia
ora la fase operativa»
Celestina Dominelli
Dal nostro inviato
TUNISI
Per vedere l’inizio dei lavori bi-
sognerà aspettare il , ma in-
tanto Terna e l’omologa tunisina
Steg (Société tunisienne de
l'electricité et du gaz) compiono
un deciso passo avanti nella rea-
lizzazione dell’elettrodotto El-
med: quasi chilometri di ca-
vo in corrente continua da
megawatt steso sul fondo del
Mar Mediterraneo che colleghe-
rà Partanna, in Sicilia, con la pe-
nisola di Cap Bon, punta estrema
a nord est della giovane repub-
blica nordafricana appena uscita
dalle ultime elezioni presiden-
ziali che hanno incoronato il giu-
rista Kais Saied. Così ieri l’ad del-
la spa dell’alta tensione, Luigi
Ferraris, è volato a Tunisi per fir-
mare con il presidente di Steg,
Moncef Harrabi, un protocollo
d'intesa che rafforza la coopera-
zione tra le due sponde, già mol-
to intensa, per la gestione del
nuovo cavo. Quest'ultimo ha già
incassato il timbro dell'Europa
tanto da essere inserito tra i pro-
getti di interesse comunitario
(Pic) ed è stato benedetto dai due
governi che, ad aprile scorso,
hanno firmato un accordo inter-
governativo da sottoporre ora
alla ratifica del Parlamento.
«Con questa firma - ha spiega-
to ieri il ceo Ferraris in conferen-
za stampa - il progetto entra in
una fase operativa. Dopo anni di
studio, con l'accordo di oggi (ieri
per chi legge, ndr) suggelliamo
l’inizio di un percorso operativo
che pensiamo possa vedere la lu-
ce entro il ». Un percorso
che, come ha ricordato Harrabi,
ha avuto inizio alla fine degli an-
ni ‘ - era il quando l'allora
ministro dello Sviluppo Econo-
mico, Pierluigi Bersani, firmò
una prima dichiarazione con-
giunta sulla nuova infrastruttura
- e che porterà alla nascita di un
«ponte» elettrico tra l’Europa e
l’Africa ricca di fonti rinnovabili
con la Tunisia fortemente inter-
connessa con il resto del conti-
nente e l'Italia in una posizione
sempre più strategica per i flussi
dell'energia nel Mediterraneo. Il
cui ruolo cruciale è stato sottoli-
neato ieri anche dall'ambasciato-
re italiano a Tunisi, Lorenzo Fa-
nara. «Se la cooperazione tra Ita-
lia e Tunisia è eccellente, lo è an-
che per le relazioni energetiche
che abbiamo con questo paese e
che risalgono nel tempo».
Ora, dunque, il progetto entra
nella fase clou e nei prossimi me-
si partiranno ulteriori studi di
fattibilità - sostenuti dai , mi-
lioni di dollari garantiti dalla
Banca Mondiale e che fanno capo
a una joint venture paritetica tra
le due società, la Elmed Etudes -
per conseguire la fase autorizza-
tiva e ottenere così la copertura
finanziaria dell'opera: milio-
ni l'investimento complessivo
previsto, di cui la metà dovrebbe
arrivare dai due operatori e l'al-
tra metà dall'Europa attraverso il
fondo Connecting Europe Facili-
ty che finanzia le reti transeuro-
pee nell’energia, nei trasporti e
nelle tlc. L’ultimo step prima del-
l’avvio dei lavori che dureranno
quattro anni, fino al , e che
richiederanno il potenziamento
dei sistemi elettrici sia in Tunisia
e in Sicilia dove Terna investirà
oltre milioni da qui al .
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Retelit più forte su rete e servizi
Acquistata Partner Associates
Cheo Condina
Retelit va alla svolta strategica e rile-
va Partner Associates, diventando
così il primo gruppo italiano inte-
grato a gradi sulla filiera del-
l’ICT, con un’offerta che va dall’in-
frastruttura ai servizi. Il negoziato
con PA Group, che è diffusa in tutta
Italia e può contare anche su circa
. km di fibra ottica, si prolunga-
va da diversi mesi e sarebbe stato fi-
nalizzato nelle ultime ore. PA Group
ha chiuso il con margini lordi di
poco inferiori a milioni di euro e
dovrebbe passare in mano a Retelit
per un valore d’impresa superiore a
milioni, con ulteriori earn out. In-
somma, si tratta di un’operazione
rilevante sotto tutti i punti di vista,
Retelit oggi capitalizza oltre mi-
lioni in Borsa, conclusa peraltro in
un momento in cui tra i principali
soci – cioè Axxion con il ,%, i libici
di Bousval con il ,% e la Fiber .
di Raffaele Mincione col ,% - si
respira un clima diverso o quanto-
meno più disteso rispetto ad alcuni
mesi fa. Ne è anche prova il fatto che
Luca Cividini (mancato di recente)
sia stato sostituito nel board dall’ul-
timo esponente della lista di Fiber
., Luca Sintoni, e non dal secondo,
che era lo stesso Mincione.
L’acquisizione di PA Group, in
cui è stata assistita dall’advisor No-
mura, per Retelit ha un elevato va-
lore strategico e apre una nuova fa-
se per la società, dal punto di vista
finanziario e industriale, con una
probabile ricaduta sui target dell’at-
tuale business plan. Essa rappre-
senta infatti il coronamento del per-
corso iniziato dall’attuale manage-
ment, il Ceo Federico Protto e il pre-
sidente Dario Pardi, da quando si è
insediato nel . Se il primo
obiettivo è stato quello di mettere in
sicurezza i conti del gruppo, la sfida
successiva consisteva nel trasfor-
marlo da una società focalizzata
prevalentemente sulla fibra ottica a
un gruppo integrato di ICT, in grado
cioè di fornire ai propri clienti una
gamma disparata di servizi ad alto
contenuto tecnologico e digitale,
come i big data, la cybersecurity o il
cloud e i data center. Il tutto anche
in un’ottica di diversificazione delle
fonti di ricavi e di cross selling, oltre
che di sinergie con effetti positivi a
livello di Ebitda. È in quest’ottica
che è iniziata la ricerca di possibili
opportunità di crescita esterna, tra
cui – non è un mistero - era stata
vagliata anche una possibile opera-
zione con Irideos, controllata di Fi.
Alla fine, la scelta è ricaduta su PA
Group, cosa che non preclude tutta-
via ulteriori sviluppi sul fronte M&A
già nei prossimi mesi.
Nei fatti Retelit dovrebbe rilevare
l’intero capitale di PA Group, che fa
capo principalmente al fondatore
Ennio Baracetti e, con quote infe-
riori (il % complessivamente), al
private equity RiverRock e al Fondo
Sviluppo Pmi della Regione Friuli
Venezia Giulia. Retelit effettuerà
l’operazione sia ricorrendo a risorse
proprie sia a debito ma – aspetto da
non sottovalutare – è anche previ-
sto che potrà pagare una parte del
corrispettivo in azioni proprie, con-
tribuendo così ad ampliare la base
soci di quella che oggi resta una del-
le poche public company in Italia.
Ieri in Borsa, sul listino Star, il titolo
ha chiuso in rialzo del ,% a massi-
mi da metà .
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MEDIASET
Causa con Simon
rinviata di un anno
Il giudice del Tribunale di
Milano Amina Simonetti ha
rinviato al novembre
la causa intentata contro
Mediaset da Simon Fiduciaria
(che detiene il ,% giratole da
Vivendi) che chiede di poter
votare nelle assemblee del
Biscione. Il procedimnto è nel
merito essendo state respinte
le istanze cautelari.
TLC
Asstel per il contratto
di espansione
«Il contratto di espansione
dovrà essere reso strutturale
nella prossima Legge di
Bilancio: è l’impegno che
chiediamo al Governo». Così
ha dichiarato ieri Laura Di
Raimondo, direttore di
Assotelecomunicazioni-Asstel.
A oggi il contratto di
espansione ha trovato
applicazione per Tim: prevista
una riduzione dell’orario di
lavoro media inferiore al %
per circa . lavoratori e
un piano di assunzioni nel
Biennio - di
lavoratori in mesi.
RICONOSCIMENTI
Va a Tamburi
il premio Parete 2019
È stato consegnato ieri in
Bocconi il riconoscimento
dedicato alla memoria del
finanziere abruzzese
Ermando Parete, superstite
del campo di sterminio nazista
di Dachau: è stato premiato
Giovanni Tamburi,
riconoscimento che succede a
quello di Vittorio Colao,
premiato nel in Bocconi.
IN BREVE
TELECOMUNICAZIONI
Diventa il primo gruppo
italiano integrato a gradi
sulla filiera dell’ICT
PA Group ha . km
di fibra in Italia. L’operazione
vale oltre milioni
Facebook sotto inchiesta
in 47 Stati americani
ANTITRUST
È salito a 47 il numero degli Stati negli Usa che hanno deciso di indagare
Facebook per possibili violazioni antitrust: 40 altri Stati si sono infatti
uniti all'indagine lanciata lo scorso settembre dallo stato di New York e
altri sei stati americani per verificare se il colosso dei social abbia
«soffocato la concorrenza e messo in pericolo i dati dei consumatori».
AFP